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Corte di Cassazione 09/09/2011

''Mi fa male una spalla''. L'investitore minimizza e se ne va: c'è dolo eventuale

(Cass. Pen. sez. IV, 27 giungo 2011, n. 25668)

Nel 2008 il Tribunale di Trieste condannava una donna per i reati previsti e puniti dall’art. 189 C.d.S., rispettivamente al comma 6, per non aver fornito i propri dati prima di essere ripartita a seguito di un sinistro dalla stessa cagionato, nel quale aveva altresì provocato lesioni personali ad una ragazza, nonché di quello al comma 7, per non aver dato assistenza alla persona ferita.

La Corte di Appello, parzialmente riformando la decisione di primo grado, riqualificava il reato di cui al comma 6 in quello di cui al comma 4 dell’art. 189 C.d.S. La decisione, approdata in Cassazione, viene confermata, ritenendo corretta la motivazione oggetto di censura. La Corte argomenta che per l’affermazione della penale responsabilità risulta necessario che ogni elemento del fatto tipico, come l’evento dell’incidente, il danno alle persone, nonché la sussistenza di persone ferite, sia “conosciuto e voluto” dal soggetto agente.

Rispetto alla verificazione delle lesioni fisiche, legate al sinistro in modo causale, occorre che l’agente si rappresenti la probabilità, ovvero anche la semplice possibilità, che dal sinistro si sia prodotto un danno alle persone e che queste abbiano necessità di assistenza e, assumendone il rischio, trascuri di fermarsi.

Correttamente, a dir della Cassazione, il giudice di secondo grado aveva ritenuto sussistere, in capo all’imputata, l’elemento soggettivo del dolo eventuale deducendolo dalla singolare condotta: la persona offesa, a seguito della caduta dal ciclomotore, cagionata dalla mancata precedenza datale dall’imputata, rivolgendosi all’imputata stessa aveva dichiarato di accusare dolore ad una spalla. La donna aveva replicato minimizzando le lesioni rappresentate dalla ragazza, affermando che se stava in piedi la cosa non poteva esser grave. Quindi era ripartita, senza dare ausilio né attendere i soccorsi, e senza fornire i propri dati.

L’elemento soggettivo del dolo eventuale sussiste anche quando si minimizza sulle condizioni fisiche del soggetto coinvolto nel sinistro e si riparte dal luogo dell’incidente senza prestare assistenza.

 

(Nota di Laura Biarella)

 

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE

SEZIONE IV PENALE

Sentenza 13 maggio - 27 giugno 2011, n. 25668

(Presidente Marzano - Relatore Massafra)

 

Massima e Testo Integrale

 

da Altalex

Venerdì, 09 Settembre 2011
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