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Roma - La Suprema Corte di Cassazione sentenzia: “L’Anas deve risarcire l’automobilista danneggiato dalla frana di un terreno privato”

 

(ASAPS), 20 luglio 2011 – L’Anas deve risarcire i danni all’automobilista investito da una frana anche se proviene dal terreno di un privato. A stabilirlo è la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza numero 15720, con cui ha imposto all’Anas di pagare i danni, escludendo la possibilità di scaricare su terzi l’obbligo di segnalare rischi o porre in sicurezza le aree in prossimità delle strade statali. La sentenza dei giudici del Palazzaccio ribalta quelle emesse dal Tribunale e dalla Corte di Appello di merito, che avevano negato il diritto del ricorrente a ottenere un indennizzo dall’Anas per i danni causati alla sua automobile dal cedimento di un terreno a monte della strada che stava percorrendo.

Secondo i giudici di merito la responsabilità prevista dall’articolo 2051 del codice civile si applica alle situazioni di pericolo che si possono verificare sulle strade pubbliche o aperte al pubblico. Bisogna escludere, però, quando l’evento è imprevedibile perché causato dallo stesso utente o perché dovuto a un’alterazione “repentina dello stato della cosa”, come avvenuto, secondo la Corte d’Appello di Milano, nel caso sottoposto al suo giudizio. 

Per i giudici di secondo grado l’Anas non poteva ipotizzare né evitare una frana che proveniva da un terreno di proprietà di terzi e non aveva di conseguenza alcun obbligo né di segnalare un pericolo non individuabile né di mettere in atto interventi di salvaguardia.

Di parere contrario la Cassazione, che ha rinviato la causa alla Corte d’Appello invitandola a tenere nella debita considerazione soprattutto due circostanze che proverebbero la prevedibilità dell’evento: negli anni precedenti quel tratto stradale era già stato interessato da sfaldamenti di piccola entità e da crolli presi in considerazione, come risultava da una relazione tecnica, anche dalla stessa Anas, che aveva predisposto delle opere per fronteggiare il problema. (ASAPS)

 

 

Mercoledì, 20 Luglio 2011
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