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Roma - Auto sequestrata a conducente ubriaco anche se in sosta
La decisione della Suprema Corte di Cassazione

Foto Coraggio -  archivio Asaps

 

(ASAPS), 10 maggio 2011 – Viene sequestrata l’auto al conducente ebbro anche se in sosta. La decisione arriva dalla Suprema Corte di Cassazione che ha confermato il sequestro preventivo di un’auto ferma sul ciglio della strada, con a bordo il conducente seduto al posto di guida con le cinture allacciate e i fari accesi. L’uomo, colto in evidente stato di alterazione alcolica, ha sostenuto l’illegittimità del sequestro perché al momento dell’accertamento il veicolo non era in movimento. Nella motivazione degli “Ermellini” si legge come “il giudice del merito ha legittimamente ritenuto che la condotta dell’indagato fosse idonea ad integrare la fattispecie contravvenzionale ipotizzata posto che, il porsi alla guida di un’auto, in evidenti condizioni di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche, nell’atto di muovere il veicolo, già con il motore avviato ed i fari accesi, avendo anche provveduto ad allacciare la cintura di sicurezza, valeva già a rappresentare una condotta idonea ad integrare la fattispecie ipotizzata”. Inoltre, la circostanza secondo cui, al momento del controllo, l’auto non si era ancora mossa, non è significativa nei termini ritenuti dal ricorrente, visto che il concetto di circolazione di un veicolo non può esaurirsi alla fase dinamica del mezzo ma deve intendersi riferibile anche alle fasi della sosta che egualmente ineriscono alla circolazione. La sosta di un’auto su area di pubblico transito, che presuppone un arrivo sul posto ed una ripartenza, non è circostanza irrilevante nella sede cautelare, “posto che ad essa possono certamente inerire condotte riconducibili alla fattispecie allo stato ipotizzata, specie se, come nel caso che oggi interessa, l’atteggiamento dell’automobilista, come sopra descritto, non lascia dubbi non solo circa il sopraggiungere dello stesso a bordo della sua auto sul luogo della sosta, ma anche in ordine all’intenzione, una volta avviato il motore e postosi ai comandi del veicolo in assetto di guida, di ripartire. Intento non portato a compimento solo per l’intervento dei carabinieri, pronti a bloccare l’auto perché consapevoli delle alterate condizioni dell’indagato e dei rischi che potevano conseguire dalla circolazione del veicolo”. (ASAPS)

 

 

Martedì, 10 Maggio 2011
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