di Giordano Biserni*
Autovelox: tutta la verità nient'altro che la verità sulla notizia del mese sulla sentenza "rivoluzionaria" della Cassazione
Signor Ministro, a quando il decreto sulle regole per l'utilizzo delle apparecchiature di velocità?
Ma possibile che ancora in questo Paese, si "corra" (scusate il gioco di parole) dietro a notizie "inventate", "manipolate", "mal argomentate" che nascono nel pensiero di chi ha solo voglia di distruggere in toto i controlli velocità? Me lo domando, anche perchè in queste ultimi giorni è diventata virale la notizia secondo cui tra il segnale di "controllo elettronico della velocità" e la relativa apparecchiatura debba esservi almeno un chilometro di distanza: "Autovelox, multa annullata se non è segnalato almeno un chilometro prima"; "l’autovelox va segnalato un chilometro prima, altrimenti la multa può essere annullata"; "multa annullata se l’autovelox non è segnalato da almeno un chilometro".
Mario Rossi, qualificato e competente giornalista di Quattroruote, ha voluto approfondire la notizia, pubblicata con questi titoli dei principali siti dei quotidiani italiani, i quali citano una sentenza della Corte di Cassazione del 31 agosto scorso. Qui potete leggere l'approfondimento molto circostanziato di Quattroruote che spiega bene perché la notizia è sbagliata
https://www.quattroruote.it/news/multe/2023/09/06/segnalazione_autovelox_.html
Abbiamo anche voluto allegare l'ordinanza della Suprema Corte di Cassazione nr. 25544, affinchè ognuno possa farsi una idea di quanto i giudici hanno stabilito. E poi - permettetemelo alla fine di una estate stracolma di notizie tragiche sulle strade - noi come ASAPS, che ha fatto della sicurezza stradale una bandiera, abbiamo il dovere di conoscere dal Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti che fine ha fatto il decreto interministeriale sulle regole per l'utilizzo delle apparecchiature di controllo velocità, previsto dall'art. 25 della legge nr. 120/2010 che così indica "... con il medesimo decreto sono definite, altresi', le modalita' di collocazione e uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di comportamento di cui all'articolo 142 del decreto legislativo n. 285 del 1992, che fuori dei centri abitati non possono comunque essere utilizzati o installati ad una distanza
inferiore ad un chilometro dal segnale che impone il limite di velocita'."
Dopo 13 anni esatti dall'entrata in vigore, non è più accettabile un ritardo simile, il testo del decreto divulgato in almeno 5 bozze sparito dai radar... ed essendo in piena estate, non possiamo neanche dire "sparito nella nebbia".
Ne parleremo alle Giornate delle Polizie Locale a Riccione il prossimo 21 settembre con autorevoli relatori e con approfondimenti specifici "in ricordo di Raffaele Chianca": Iscrivetevi!!!
https://www.asaps.it/77705-_riccione_21-22-23_settembre_2023_42%5E_edizione_convegno_di_polizia_locale_la_ses.html
*Presidente ASAPS
>La sentenza della Corte di Cassazione
Chiarimenti necessari sulla notizia - di fatto un fake - che fra il cartello "controllo elettronico della velocità" e la relativa apparecchiatura debba esservi almeno un chilometro di distanza.
Notizia nata da una interpretazione sbagliata della stampa su una sentenza della Cassazione.
Ma ne parleremo anche alle Giornate delle Polizie Locale a Riccione il prossimo 21 settembre "in ricordo di Raffaele Chianca": Iscrivetevi!!!
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