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Giurisprudenza

da Il Centauro n. 143
 

Massimario di Merito e di Legittimità

Guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti - Rifiuto di sottoporsi a narcotest - Confisca del veicolo - Natura - Sanzione amministrativa accessoria – Esclusione.
La confisca del veicolo prevista nel caso di condanna per il reato di rifiuto a sottoporsi ad accertamenti per verificare l’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope è misura di carattere penale e non amministrativa, come rivela il rinvio operato dal combinato disposto degli artt. 137, comma ottavo e 186, comma settimo, nuovo c.s. alla analoga disposizione contenuta nel secondo comma lett. c) dell’art. 186 stesso codice in relazione alla fattispecie di guida in stato di ebbrezza la quale, a sua volta, richiama l’art. 240, comma secondo, c.p. (Cass. Pen., Sez. IV, 18 dicembre 2009, n. 48576) [RIV-1005P411] Artt. 186 - 187

Appropriazione indebita - Elemento oggettivo del reato - Uso indebito della cosa - Rilevanza penale - Sussistenza - Condizioni - Fattispecie in tema di uso da parte di gommista di una autovettura Ferrari.
Il reato di appropriazione indebita è integrato anche dal mero uso indebito di una “res”, quando esso sia avvenuto eccedendo completamente i limiti del titolo in virtù del quale l’agente deteneva in custodia la stessa, di modo che l’atto compiuto comporti un impossessamento, sia pur temporaneo, del bene. (Nella specie è stato ravvisato il reato nella condotta di un gommista che - avendo ricevuto in custodia una autovettura Ferrari per la sostituzione dei pneumatici - la aveva in più occasioni usata per ragioni personali, fino a provocare un incidente stradale che aveva danneggiato gravemente l’autovettura) (Cass. Pen., Sez. II, 15 dicembre 2009, n. 47665) [RIV-1005P412] Art.646 c.p.

Strade - Autostrade - Viadotto - Segnaletica - Mancanza di presidi di sicurezza e segnaletica circa la presenza di un vuoto tra le due carreggiate - Precipitazione di un pedone - Responsabilità del direttore del tratto autostradale.
Risponde di omicidio colposo, il direttore del tratto autostradale, gestito da una società in forza di convenzione per la sua costruzione ed esercizio, che non predisponga presidi di sicurezza ed apposita segnaletica atti a prevenire il pericolo di precipitazione di persone discese dalle autovetture nel varco esistente tra le due corsie di marcia di un viadotto. (Nella specie, un conducente, dopo un incidente avvenuto in ora notturna in un tratto illuminato di un viadotto autostradale, aveva scavalcato la barriera di separazione tra le due corsie, precipitando nel vuoto). (Cass. Pen., Sez. IV, 19 novembre 2009, n. 44536) [RIV-1005P417] Artt. 2 e 14 c.s.

Guida in stato di ebbrezza - Confisca obbligatoria del veicolo - Sentenza di condanna - Decreto penale di condanna – Equiparazione.
L’ipotesi di confisca obbligatoria prevista dall’art. 186, comma secondo, lett. c), c.s. come modificato dall’art. 4, D.L. n. 92 del 2008, conv. in L. n. 125 del 2008, opera anche a seguito dell’emissione di un decreto penale di condanna. (Cass. Pen., Sez. IV, 13 novembre 2009, n. 43501) [RIV-1005P420] Art. 186

Guida in stato di ebbrezza - Oblazione – Estinzione del reato – Sospensione della patente di guida – Applicazione – Esclusione.
Nel caso di estinzione del reato di guida in stato di ebbrezza per intervenuta oblazione, il giudice penale non può applicare la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, che è invece rimessa, ai sensi dell’art. 224 c.s., alla competenza del Prefetto. (Cass. Pen., Sez. IV, 30 ottobre 2009, n. 41818) [RIV-1005P421] Art. 186

Patente - Revoca e sospensione - Sospensione - Patteggiamento - Applicazione della diminuzione prevista dall’art. 222, comma 2 bis, c.s. – Limiti.
La diminuzione fino ad un terzo della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, prevista dall’art. 222, comma secondo bis, D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285, deve ritenersi limitata ai casi di sentenza emessa ai sensi dell’art. 444 c.p.p. per i reati d’omicidio colposo e lesioni personali colpose commessi in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. (Fattispecie in tema di sospensione della patente di guida per illeciti di cui all’art. 189, commi sesto e settimo, nuovo c.s.). (Cass. Pen., Sez. IV, 30 ottobre 2009, n. 41810) [RIV-1005P422] Artt. 222 – 223 c.s.

Obblighi del conducente in caso di incidente - Obbligo di fermarsi - Inottemperanza - Reato di fuga – Competenza.
La competenza a decidere in ordine al delitto di omissione di soccorso a seguito di incidente stradale spetta, dopo la modifica apportata dall’art. 3, comma primo, lett. b), L. n. 72 del 2003 all’art. 4 del D.L.vo n. 274 del 2000, al Tribunale. (Cass. Pen., Sez. IV, 23 ottobre 2009, n. 40879) [RIV-1005P424] Art. 189

Obblighi del conducente in caso di incidente - Obbligo di fermarsi - Inottemperanza - Reato di fuga - Natura giuridica - Reato omissivo di pericolo - Elemento soggettivo - Dolo – Oggetto.
Il reato di fuga previsto dall’art. 189, comma sesto, del nuovo codice della strada, è un reato omissivo di pericolo, per la cui configurabilità è richiesto il dolo, che deve investire essenzialmente l’inosservanza dell’obbligo di fermarsi in relazione all’evento dell’incidente concretamente idoneo a produrre eventi lesivi alle persone, e non anche l’esistenza di un effettivo danno per le stesse.(Cass. Pen., Sez. IV, 4 settembre 2009, n. 34335) [RIV-1005P424] Art. 189

Guida in stato di ebbrezza - Confiscabilità del veicolo - Sequestro preventivo - Riesame - Inammissibilità ex art. 324, comma 7, c.p.p. - Esclusione – Ragioni.
Non è inammissibile l’istanza di riesame del decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del veicolo utilizzato per commettere il reato di guida in stato di ebbrezza, atteso che l’art. 186, comma secondo, lett. c.), nuovo c.s. nel richiamare il secondo comma dell’art. 240 c.p., non assimila il suddetto veicolo alle cose ivi elencate, bensì riafferma l’obbligatorietà della confisca.(Cass. Pen., Sez. IV, 13 ottobre 2009, n. 39975) [RIV-1005P426] Art. 186
Pedoni - Circolazione dei pedoni - Attraversamento repentino fuori dalle strisce pedonali - Lesioni riportate dal conducente - Responsabilità del pedone.
In tema di circolazione stradale, il pedone che attraversi la carreggiata al di fuori delle strisce pedonali è responsabile delle lesioni cagionate al conducente di un ciclomotore, caduto a causa del repentino attraversamento, nonostante procedesse a velocità moderata. (Cass. Pen., Sez. IV, 13 ottobre 2009, n. 39971) [RIV-1005P428] Art. 190

Notificazione – Cambio di residenza.
In tema di violazioni del codice della strada, la disposizione contenuta nell’art. 247 del Regolamento di esecuzione approvato con D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495, nel prevedere che le comunicazioni al P.R.A. del cambio di residenza, già dichiarato dal proprietario all’anagrafe comunale, debbano essere eseguite a cura della P.A., comporta - anche in ragione del fatto che non esiste più una norma simile a quella di cui all’art. 50 del D.P.R. 15 giugno 1959, n. 393 (codice della strada abrogato) che imponeva all’interessato la comunicazione del cambio di residenza - che la notifica effettuata, in forza dell’art. 201, comma 3, ultimo periodo, del D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285, al precedente indirizzo del contravventore risultante dagli archivi, ove questi non siano aggiornati, non possa ritenersi validamente eseguita, atteso che il ritardo dell’Amministrazione nell’aggiornare i propri archivi non può produrre effetti negativi nella sfera giuridica del cittadino non inadempiente.(Cass. Civ., Sez. II, 9 luglio 2009, n. 16185) [RIV-1005P450] Art. 201

Accertamento delle violazioni amministrative - Obbligo del proprietario del veicolo di comunicare l’identità del soggetto alla guida - Inosservanza.
In tema di violazioni alle norme del codice della strada, il proprietario di un veicolo, in quanto responsabile della circolazione dello stesso nei confronti della P.A. o dei terzi, è tenuto sempre a conoscere l’identità dei soggetti ai quali affida la conduzione e, di conseguenza, a comunicare tale identità all’autorità amministrativa che gliene faccia legittima richiesta, al fine di contestare un’infrazione amministrativa. L’inosservanza di tale dovere di collaborazione è sanzionata, in base al combinato disposto degli art. 126 bis e 180 del codice della strada, alla luce di quanto espressamente affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 27 del 2005, senza che il proprietario possa sottrarsi legittimamente a tale obbligo in base al semplice rilievo dì essere proprietario di numerosi automezzi o di avere un elevato numero di dipendenti che ne fanno uso. (Cass. Civ., Sez. II, 3 giugno 2009, n. 12842) [RIV-1005P450] Artt. 126-bis - 180

Applicazione delle sanzioni - Cause di esclusione della responsabilità - Esimente dello stato di necessità.
In tema di esclusione della responsabilità per violazioni amministrative, affinché ricorra, ai sensi dell’art. 4 della legge n. 689 del 1981, l’esimente dello stato di necessità, occorre - in conformità a quanto disposto dagli artt. 54 e 59 c.p. - che sussista un’effettiva situazione di pericolo imminente di un grave danno alla persona, non altrimenti evitabile, ovvero l’erronea convinzione, provocata da circostanze oggettive, di trovarsi in tale situazione; ne consegue che detta esimente non è invocabile quando la situazione di pericolo riguardi un animale, (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che, a seguito dell’irrogazione della sanzione prevista dal codice della strada per l’eccesso di velocità, aveva escluso l’applicabilità dell’esimente in relazione al trasporto d’urgenza, presso un veterinario, di un gatto gravemente ferito e raccolto poco prima). (Cass. Civ., Sez. II, 19 giugno 2009, n. 14515) [RIV-1005P450] Art. 142

Ordinanza-ingiunzione - Emissione - Termine per l’emissione dell’ordinanza ingiunzione da parte del prefetto.
In tema di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni di norme del codice della strada cui sia applicabile la nuova disciplina introdotta dal D.L. 27 giugno 2003, n. 151, conv., con modif., nella legge 1agosto 2003, n. 214, la nuova disposizione prevista dal comma 1-bis dell’art. 204 del codice della strada - secondo cui i termini di cui ai commi 1 bis e 2 dell’art. 203 e al comma 1 dello stesso art. 204 sono perentori e si cumulano fra loro ai fini della valutazione di tempestività dell’adozione dell’ordinanza-ingiunzione - deve intendersi nel senso che la cumulabilità dei due termini consente al prefetto di usufruire - per il complessivo svolgimento della sua attività di accertamento e decisione - del tempo massimo previsto dalla somma delle due scansioni operative, ovvero di 60 giorni per la raccolta dei dati e le deduzioni degli accertatori e di 120 giorni per l’emissione del provvedimento irrogativo della sanzione amministrativa, senza che, a tal fine, abbia alcuna incidenza sul computo totale di 180 giorni l’eventuale trasmissione anticipata (ovvero prima della scadenza del termine massimo prescritto di sessanta giorni) degli atti di competenza da parte dell’organo accertatore. (Cass. Civ., Sez. II, 9 giugno 2009, n. 13303) [RIV-1005P450] Artt. 203 - 204

Sanzioni amministrative accessorie - Sospensione della patente di guida quale sanzione amministrativa accessoria al reato di guida in stato di ebbrezza - Redazione del verbale di contestazione.
In tema di sanzioni amministrative conseguenti a violazione del codice della strada, la redazione del verbale di contestazione di cui all’art 200 di detto codice, essendo obbligatoria soltanto quando siano accertati illeciti amministrativi, non costituisce presupposto di legittimità del provvedimento di sospensione della patente di guida adottato dal prefetto, a norma dell’art. 223. terzo comma, cod. strada, quale sanzione amministrativa accessoria al reato dl guida in stato di ebbrezza (art. 186 cod. strada), trovando applicazione, in questo caso, le norme del codice di procedura penale sulla documentazione degli atti. (Cass. Civ., Sez. II, 10 giugno 2009, n. 13396) [RIV-1005P450] Artt. 186 – 200 - 223

 


a cura di Franco Corvino

Martedì, 14 Dicembre 2010
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