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Corte di Cassazione 07/10/2006

Cassazione: “i reclami aiutano a migliore i servizi”

Approvazione della Suprema Corte, purché non si offenda la moralità altrui

(ASAPS) – Sì alle critiche, purché costruttive. Così si può sintetizzare la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che stabilisce come sia “giusto fare reclamo, perché le critiche degli utenti servono a migliorare i servizi”. Il tutto però senza intaccare la “sfera morale” delle persone coinvolte. L’episodio da cui nasce la decisione della Suprema Corte è la querela di un portalettere di Corleone che si era sentito diffamato dalle accuse che un cittadino gli aveva mosso, in una lettera indirizzata al Direttore dell’ufficio postale del comune siciliano. L’utente infatti, lamentava il mancato ricevimento della posta a causa di un atteggiamento ostile del postino nei suoi confronti, ovvero la posta veniva di proposito rispedita al mittente. Secondo il privato il portalettere “agiva in mala fede e con premeditazione non gli consegnava la corrispondenza e la faceva ritornare al mittente con la dicitura introvabile o sconosciuto”. In questo caso, però, i giudici hanno stabilito che l’uomo ha travalicato i limiti del diritto di critica, in quanto la norma prevede che “il portalettere che rilevi un indirizzo insufficiente o che risulti comune a più persone restituisca la corrispondenza all’ufficio con le ragioni della mancata consegna”. Allo stesso tempo, e nella medesima sede, si è ribadita la positività della critica “per aiutare a migliorare i servizi. Ma non è consentito a nessuno utilizzare un mezzo in sé lecito per attaccare la sfera morale delle persone”. Nel caso specifico la Cassazione ha confermato la condanna per diffamazione, inflitta dal giudice di Pace di Corleone nel gennaio 2004, “perché mancava la prova della verità del fatto che costituiva il presupposto della critica”. Il cittadino è stato condannando a risarcire il dipendente delle poste del danno arrecato e a restituirgli le spese processuali pari a duemila euro. (ASAPS) 


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Sabato, 07 Ottobre 2006
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