Osservatorio ASAPS Pirateria stradale anno 2022
959 episodi gravi, con 86 morti e 1.143 feriti
Secondo l’Osservatorio ASAPS nel 2022 sono stati 959 gli episodi di pirateria stradale gravi, erano stati 1.017 nel 2021, -58 (-5,7%). I morti nell’anno appena trascorso sono stati 86 e 1.143 le persone ferite.
Nel 2021 i morti erano stati 110 e i feriti 1.141. La diminuzione delle vittime è del 21,8%, invece il leggero aumento per i feriti è del +0,2%.
L’86,8% dei casi è avvenuto di giorno e il 13,2% di notte. Ma per le sole piraterie mortali le percentuali cambiano e salgono al 29,3% di notte e sono state il 70,7% di giorno.
Nel 50,9% dei casi il pirata viene poi individuato dalle forze di polizia che rilevano il sinistro. Quelli che scappano perché pensano di farla sempre franca si sbagliano di grosso. L’identificazione infatti schizza addirittura al 73,2% nei casi delle piraterie mortali! In più si devono aggiungere gli autori delle omissioni di soccorso individuati a distanza di tempo di cui l’Osservatorio non è venuto a conoscenza.
Le “piratesse” sono state solo 63, in pratica il 12,9%.
I ciclisti vittime mortali di pirati sono stati 13 e 146 i feriti, i pedoni deceduti sono stati 50 e i feriti 354. Lo scorso anno i ciclisti morti erano stati 16 e i pedoni uccisi 53.
Due i bambini vittime della pirateria stradale.
I positivi all’alcol o alla droga sono stati il 14,3%, ma va precisato che in questo caso ci si riferisce ai soli casi in cui il pirata è stato identificato immediatamente dopo l’incidente.
I pirati stranieri sono stati il 16,2% del totale.
Il maggior numero di fughe con omissione di soccorso è stato registrato anche nel 2022 in Lombardia con 155 episodi con morti o lesioni gravi, seguono la Campania con 112, l’Emilia-Romagna con 102, il Lazio con 90, il Veneto con 73, la Toscana con 72, il Piemonte con 49, la Puglia con 48, la Sicilia con 45, la Liguria con 44, le Marche con 41, la Sardegna con 39, l’Abruzzo con 21, l’Umbria e il Friuli Venezia Giulia con 17, la Calabria e il Molise con 11, il Trentino Alto Adige con 7, la Basilicata con 4 e infine la Valle d’Aosta con 1.
L’osservatorio ASAPS sulle Omissioni di soccorso più gravi e mortali
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