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«Mio figlio, travolto e ucciso sulle strisce a 14 anni: perdono chi lo ha investito»

«Per l’ultimo viaggio ho vestito mio figlio meglio che potevo, con quelle scarpe da ginnastica che aveva comprato pochi al mercato delle Cascine e che ancora non aveva mai indossato. Al polso aveva l’orologio giallo che gli aveva regalato sua zia, e nella bara abbiamo messo anche il cubo di Rubik che era il suo gioco preferito». Mamma Mireya ha perso suo figlio di 14 anni in un incidente stradale. Davide stava attraversando insieme al fratello maggiore Denis sulle strisce, in via Vittorio Emanuele, quando un motorino è arrivato e l’ha travolto. Non è morto sul colpo, all’inizio sembrava ferito soltanto alla gamba. E’ stato trasportato in ospedale con un codice verde. «Ero a fare la spesa, stavo aspettando che i miei figli mi raggiungessero perché volevo che fossero loro a scegliere la cena, ho ricevuto una telefonata da mio figlio maggiore e mi ha detto di correre perché Davide era stato investito». Mireya lascia la spesa a metà, arriva a piedi sul luogo dell’incidente, dove c’è anche il marito. «Ho trovato mio figlio a terra, era cosciente, parlava». Poi il soccorso in ambulanza all’ospedale Careggi. E la madre con lui: «Mi diceva di avere un forte dolore alla testa, non ero così preoccupata». In ospedale la Tac, e la sentenza del trauma cranico. Profondo, lacerante. Passano le ore e Davide perde conoscenza, la madre sempre al suo fianco, sempre più incredula. Poi la terapia intensiva, due interventi urgenti alla testa, e dopo due giorni il responso fatale dei medici. Mireya e il marito Leandro si disperano, poi prendono la decisione: «Doneremo gli organi di Davide».

E se oggi Mireya è qui, nella cucina di casa sua a raccontare l’accaduto, è grazie anche a questa decisione: «Sapere che oggi il cuore di Davide batte dentro un altro bambino mi dà la forza di andare avanti». Mireya ha gli occhi affranti, ma trova forza dentro di sé, ha lo smalto rosso consumato, una maglietta colorata. Trova un senso nella fede. Le sue parole suonano incredibili: «Niente succede per caso e le sofferenze ci devono rendere più forti». Si sforza di non piangere. E non piange:«La morte fa parte della vita, dobbiamo vivere tutti i giorni con questa consapevolezza». Ma il destino le ha portato via un figlio adolescente. «Io lo sento accanto ogni giorno, non posso abbracciarlo, ma sono sicura che lui abbraccia noi, l’altro giorno ho visto un’ombra, era lui che mi chiamava».

In questa casa però Davide non c’è più, restano le sue cose: il puzzle con il mondo disegnato, i libri di scuola, lo zaino, la tastiera che adorava suonare. «Ascoltava sempre Vamos a Marte». E quelle lettere dei compagni della Terza C, che adesso si chiedono perché. E scrivono: «Noi saremo sempre con te, e tu sarai sempre nei nostri cuori». Per il prossimo anno, Davide si era già iscritto al Leonardo da Vinci con indirizzo chimica e biotecnologie.«Voleva studiare chimica perché si chiedeva sempre come funzionavano le reazioni della materia».
Era un ragazzo timido e introverso, generoso: «Difendeva sempre gli amici se qualcuno di loro veniva preso in giro». Assomigliava al fratello, anche lui adesso qui, nella cucina senza più Davide. Rivede la scena dell’incidente. «Mi passa davanti ogni notte, non riesco a dormire». Tutta la famiglia ha bisogno di un supporto psicologico: «Dobbiamo cambiare casa, perché qui è troppo forte il ricordo di Davide». Nonostante tutto mamma Mireya va avanti. E dice che sì, «si può sopravvivere al dolore di un figlio che non c’è più, certo si soffre da morire, il suo corpo è volato via ma la sua anima resta sempre insieme a noi, e magari un giorno ci ritroveremo». Si aggrappa alla fede, che lenisce ferite e cura il male. Mireya non sembra capace di provare male, nemmeno avversione per quel ragazzo che ha travolto suo figlio sulle strisce: «Anche lui starà soffrendo, alla fine del processo lo chiamerò per dirgli che l’ho perdonato».

da corriere.it


Il perdono di una mamma. Secondo l'Osservatorio ASAPS il ragazzino è la 12esima  piccola vittima della strada nel 2022.

Venerdì, 20 Maggio 2022
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