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Pirateria , News 06/10/2015

POLSTRADA BRUGNATO – INDAGINE LAMPO
Assicurato alla giustizia il pirata di Levanto che sabato ha ridotto in fin di vita un anziano scooterista

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) LA SPEZIA 06.10.2015 - Indagine lampo delle donne e degli uomini della Sottosezione Polizia Stradale di Brugnato che, diretti dal V.Q.Agg. Elena Natale, Dirigente della Sezione Polizia Stradale della Spezia, in poco meno di 48 ore hanno dato un nome ed un cognome al pirata della strada di Levanto ed ai suoi due complici. Tutto ha avuto inizio nel pomeriggio di sabato scorso, quando Mario Repetto 74enne di Levanto in sella al suo scooter veniva urtato e sbalzato a terra da un’automobile i cui occupanti, non curanti del fatto delle gravi lesioni che gli avevano provocato, si davano a precipitosa fuga facendo perdere le loro tracce. L’anziano è tutt’ora ricoverato in prognosi riservata. Tuttavia si è trattato solo di una fuga momentanea, sconoscendo gli autori dei fatti che in questi casi fulminea è l’azione della Polizia Stradale.

Ricevuta la notizia del grave evento infortunistico con omissione di soccorso e fuga, infatti, gli investigatori e le pattuglie della Polizia Stradale di Brugnato coordinati sul campo dall’Ispettore Superiore s.U.P.S. Massimo Raso si sono immediatamente messi al lavoro in una sorta di corsa contro il tempo, in quella che è divenuta un’attività ormai tipica per i Reparti della Specialità che nel corso degli anni hanno acquisito particolare dimestichezza nel trattare questi casi. La tecnica è tutto sommato semplice: si parte dal luogo dell’evento e mano mano ci si sposta procedendo  per  cerchi concentrici. Una ricerca fatta di raccolta di testimonianze, tracce rinvenute sul luogo dell’incidente, ma anche di raccolta e catalogazione di immagini e filmati lungo tutte le direttrici da e per il luogo dell’incidente. Questa tecnica e la tenacia mostrata, ha dunque anche questa volta dato i suoi frutti, ed è così che si è giunti all’individuazione dell’automobile: una Opel Astra station wagon di colore bianco immatricolata in Romania, descritta da alcuni testimoni solo come una berlina di colore chiaro con una strana targa.

Attraverso una serie di informazioni fiduciarie confortate da elementi oggettivi di riscontro quali alcuni frammenti della vettura rimasti a terra sul luogo in cui si è consumata la vicenda, oltre che al tipo di vettura i Centauri di Brugnato sono risaliti con pressoché matematica certezza all’autore dei fatti, un operaio edile romeno dimorante nel comprensorio del Comune di Levanto che, nel corso della mattinata di lunedì 5 ottobre veniva reperito a Bonassola in località San Giorgio dall’Ispettore Capo Luciano Malatesta. Identificato per B. C., il 36enne romeno non immaginava minimamente di essere individuato con tanta rapidità, per celare le tracce del delitto, infatti, si è poi appurato che aveva anche riverniciato con una bomboletta una serie di striature alla carrozzeria della sua auto provocate dall’impatto con lo scooter di Mario Repetto. Accompagnato presso la Sottosezione Polizia Stradale di Brugnato, messo alle strette da tutti gli elementi obiettivi di riscontro: filmati, tracce, reperti ecc., il 36enne edile romeno, dopo alcune reticenze ed inverosimili giustificazioni, ha ammesso di essere l’autore dei fatti e che quel pomeriggio in sua compagnia, a bordo dell’auto c’erano altri due suoi connazionali: il 47enne B. G. ed il 23enne M.G. anch’essi operai edili domiciliati nel comprensorio del Comune di Levanto. Attorno al terzetto si è quindi chiuso il cerchio.  B. C., conducente dell’automobile dalla quale ha maldestramente tentato di cancellare le tracce, dovrà ora rispondere del delitto di fuga ed omissione di soccorso a seguito di incidente stradale, e delle lesioni gravissime provocate al malcapitato 74enne, ancora ricoverato presso il locale nosocomio in attesa che venga sciolta la prognosi.(ASAPS)

 

Martedì, 06 Ottobre 2015
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