Travolge lo scooter, uccide un uomo e fugge: si valuta l'accusa di omicidio volontario
L’uomo piacentino di 47 anni arrestato l’altra notte dai carabinieri dopo il tragico incidente stradale sulla via Emilia a Pontenure potrebbe essere indagato per omicidio volontario e non più colposo. L’ipotesi è ancora al vaglio della Procura della Repubblica di Piacenza che in queste ore sta svolgendo numerosi indagini sulla tragica fine di Pinuccio Zambianchi, che in sella al suo scooter è stato falciato da una Fiat Punto contromano e che è fuggita subito dopo. A bordo dell’auto, poco dopo, i carabinieri hanno bloccato il 47enne siciliano ubriaco, già noto alle forze dell’ordine, e che ora si trova in carcere accusato di omicidio colposo, omissione di soccorso, fuga dopo incidente, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e guida in stato di ebbrezza.
Il pubblico ministero Emilio Pisante che coordina le indagini dei carabinieri della Stazione Levante e dei colleghi del Nucleo radiomobile di Piacenza, è in attesa soprattutto degli esiti dell’autopsia sul corpo del 64enne piacentino che verrà effettuata il 3 settembre dal medico legale incaricato dalla Procura. Nel frattempo arrivano anche i primi accertamenti tecnici svolti dal perito che sta vagliando la dinamica esatta dell’incidente. Al momento è stato stabilito con certezza che l’auto che ha travolto lo scooter è proprio quella dell’uomo fermato dai carabinieri. I prossimi accertamenti invece sono in merito al presunto secondo investimento della vittima, che secondo i testimoni è avvenuto nel momento in cui il conducente dell’utilitaria, per fuggire e liberarsi dalla carcassa dello scooter sul cofano, avrebbe fatto manovra inserendo la retromarcia e passando sopra con le ruote al corpo del piacentino ferito. Un’ipotesi, quest’ultima, che seppure suffragata dai testimoni dovrà ora trovar riscontro anche negli accertamenti tecnici e medico legali. Intanto l’indagato - difeso dall’avvocato Alessandro Righi del Foro di Piacenza - resta in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip che dovrebbe tenersi il 3 settembre alle Novate. Il giudice, dopo la convalida dell’arresto, dovrà decidere in merito a un’eventuale scarcerazione.
di Giampietro Bisaglia
ilpiacenza.it
Da come si sono svolti i fatti ci sta l’accusa di omicidio volontario. Ma non arriverà in ultimo grado col volontario. C’è da scommetterci! (ASAPS)