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Pirateria 04/11/2010

Roma - L’auto pirata che investì e uccise un motociclista lunedì scorso appartiene ad un diplomatico sudamericano

La Polizia Municipale di Roma che conduce le indagini ha rintracciato la vettura ma non il suo proprietario che però si è costituito nelle notte, e ora sorge il dubbio sulla “immunità diplomatica”

L’incrocio dove ha avuto luogo l’incidente in cui ha perso la vita un motociclista di 26 anni-foto da Corriere.it

 

(ASAPS), 4 novembre 2010 - Ha un’identità il proprietario dell’auto pirata che lunedì scorso, all’alba, ha investito e ucciso un motociclista romano di 26 anni, si tratterebbe di un dipendente di un’ambasciata del Sudamerica. L’indagine per ricostruire la dinamica dell’incidente e risalire al conducente del mezzo è stata portata avanti dagli agenti della Polizia Municipale anche grazie alle sei testimonianze sottoscritte da alcune persone che si trovavano sul luogo dell’incidente.
La vettura, che ha causato il sinistro mortale, appartiene infatti ad un rappresentante di una missione diplomatica, e secondo gli stessi agenti di Polizia: “Il soggetto gode di immunità diplomatica”. La Farnesina ha però subito precisato che l’immunità diplomatica riguarda solo l’esercizio delle funzioni diplomatiche presso il Paese accreditato e  non copre questo genere di fatti. Il diplomatico, proprietario della vettura investitrice, viene cercato in queste ore dagli investigatori: ma per il momento la ricerca non sembra rivelarsi semplice.
Secondo alcuni testimoni l’auto, una Alfa Romeo 156 grigia, sarebbe tornata sul luogo dell’investimento dopo l’incidente, quando forse il centauro gravemente ferito, era ancora sull’asfalto in attesa di essere trasportato al Policlinico Umberto I dove è purtroppo deceduto. Per le indagini oltre alle testimonianze raccolte dagli agenti, sono state fondamentali anche le immagini riprese da alcune telecamere presenti nella zona. L’incrocio di tutti i dati ha quindi permesso di rintracciare l’autovettura risultata infatti danneggiata in maniera compatibile con l’impatto con la moto del giovane motociclista. Questa notte l’uomo alla guida dell’Alfa si è presentato spontaneamente alla Polizia. E’ un giovane di 28 anni, figlio del diplomatico dell’Ecuador, che ha tentato di giustificare il mancato soccorso e la fuga spiegando di non essersi accorto della gravità dell’incidente ed esprimendo la sua disperazione. A questo punto resta da capire se l’uomo potrà e vorrà avvalersi dell’immunità . (ASAPS)

Giovedì, 04 Novembre 2010
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