La scena dell’incidente –
Foto da La Provincia
(ASAPS) – Ha un nome il pirata della strada che ha causato l’incidente
mortale sulla A9 lo scorso 2 novembre. Si tratta di Gianfranco Denti, 42 anni,
residente nel varesotto ma domiciliato a Milano. La Polizia Stradale di Como,
che ha condotto le indagini, è riuscita a rintracciarlo grazie alle verifiche
compiute sui documenti rilasciati alla società che gli aveva noleggiato l’auto
alcuni mesi fa. La stessa su cui si trovava Denti al momento del sinistro dove
hanno perso la vita Giuseppina di Rosa e Liborio Marzullo, madre e figlio, in
viaggio verso la Germania dove risiedevano da anni. L’uomo messo alle strette
dalle prove raccolte dagli agenti della stradale ha praticamente ammesso la
propria responsabilità, anche se in un primo momento ha tentato di negare e
respingere le accuse, affermando di non essere la persona alla guida del
veicolo al momento dello schianto. Per lui è scattato l’arresto con le accuse
di omicidio colposo e omissione di soccorso. Secondo la ricostruzione fatta
dagli inquirenti, la Fiat Punto con a bordo Denti ha tamponato ad alta velocità
la Renault su cui si trovavano madre e figlio. Nell’urto l’utilitaria è stata
sbalzata verso la corsia di emergenza dove vi era un’auto in sosta con il
proprietario intento a cambiare una gomma forata. La Twingo si è impennata
sull’auto ferma e ha colpito violentemente un albero. Il 42enne ha proseguito
la sua corsa e poco dopo ha abbandonato il veicolo noleggiato sulla corsia di
emergenza, continuando la fuga a piedi nei campi circostanti l’autostrada.
(ASAPS)
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