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Pirateria 22/02/2005

Accusati di imprudenza e imperizia. Un automobilista morì sbattendo contro una macchina della Polstrada

da "La Sicilia"
Accusati di imprudenza e imperizia.   
Un automobilista morì sbattendo contro una macchina della Polstrada
Scontro sull’A19, assolti 4 agenti
Flavio Guzzone

Quattro agenti del comando provinciale della Polizia Stradale erano stati accusati di poca prudenza e perizia in occasione di un incidente mortale, che si era verificato, all’uscita della galleria San Nicola, sulla corsia Palermo - Catania il 25 aprile del 2002. Infatti quel giorno, a causa della forte grandinata, un’Opel Astra, guidata dal palermitano Giuseppe Cocilovo, sbandava ed andava a sbattere contro una macchina della polizia che si trovava, per il controllo, sulla corsia di emergenza. Nell’urto Giuseppe Cocilovo riportava delle ferite tali, che decedeva subito dopo.
L’ipotesi accusatoria nei confronti di Salvatore Battaglia, Vincenzo Caruso, Vito Roberto Marino e Maria Rita Marotta era quella di concorso in omicidio colposo per non avere agito in occasione dell’incidente con la dovuta diligenza. In quel momento nella zona si era abbattuta una violenta gradinata. L’incidente probatorio, ammesso dal gip Francesca Cercone, ha consentito di ricostruire tutte le fasi del sinistro e di valutare se esistevano ipotesi di reato. I difensori dei quattro imputati, Gaetano Cantaro e Mauro Di Natale del foro di Enna ed Antonino Buffa del foro di Marsala hanno chiesto che i propri assistiti fossero giudicati con il rito abbreviato. Nel corso del dibattimento il procuratore Salvatore Cardinale, che ha rappresentato la pubblica accusa, ha chiesto l’assoluzione dei quattro imputati ed ovviamente i difensori si sono associati alla richiesta, mentre il difensore della parte civile, Massimo Motisi del foto di Palermo ha chiesto di affermare la penale responsabilità degli imputati. Il gip Francesca Cercone, subito dopo la discussione in camera di consiglio, ha assolto con formula piena Roberto Vito Marino e Maria Rita Marotta perché il fatto non costituisce reato, Salvatore Battaglia e Vincenzo Caruso perché il fatto non sussiste.


Flavio Guzzone

Martedì, 22 Febbraio 2005
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