A un cittadino extra UE è necessaria la CQC per fare il trasportatore in Italia?
da uominietrasporti.it
Oggi parliamo di Decreto Flussi (DF) e del rapporto di questa normativa con la CQC (Carta di qualificazione del conducente), un tema segnalatoci dall’avv. Nicola Ambrosetti, che ringraziamo. Prima però ricordiamo che il decreto flussi è un provvedimento che stabilisce il numero massimo (cd. quote) di cittadini stranieri provenienti da Paesi extra UE che ogni anno possono fare ingresso in Italia dall’estero. Nella disposizione vengono previste quote di ingresso distinte per i lavoratori stagionali, i lavoratori autonomi e i lavoratori subordinati non stagionali. Il decreto del 2022 è composto da nove articoli, il primo dei quali autorizza l’ingresso in Italia di 82.705 cittadini extracomunitari per lavoro autonomo stagionale o non stagionale in quell’anno. Quello di interesse per l’autotrasporto è però l’art. 3, che accorda l’ingresso per lavoro subordinato non stagionale di 30.105 persone provenienti da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi in materia di immigrazione, nei settori dell’autotrasporto, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica.
La domanda, ovviamente relativa ai conducenti di veicoli industriali e commerciali, è se il possesso della CQC sia un requisito d’ingresso necessario per entrare nel nostro Paese – e lavorarci – nell’ambito del decreto flussi 2022, con una risposta che si presume applicabile anche ai flussi del 2023...
>Continua a leggere su uominietrasporti.it
Da Uomini e Trasporti
|
Clicca qui per iscriverti al nostro canale TelegramClicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per seguire la nostra pagina Instagram
|