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Asaps - Alcuni buoni consigli per non avere problemi con la nebbia

Quello che bisogna fare (e non bisogna fare) per viaggiare sicuri anche con una visibilità scarsa

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Foto Blaco

(ASAPS) – Spesso la stampa la chiama “nebbia Killer”, ma se c’è qualche killer in giro quello è seduto al posto di guida di un veicolo e si comporta in modo incosciente. L’inverno ormai è arrivato e con lui anche condizioni atmosferiche non proprio ideali. Tra queste, une delle più pericolose, anche se meno frequente di un tempo, è proprio la presenza della nebbia che riduce la visibilità e a volte rende il manto stradale scivoloso. E proprio per scongiurare il verificarsi di incidenti stradali, spesso causati da comportamenti imprudenti, da tempo Il Ministero dell’Interno ed il Ministero delle Infrastrutture e quello dei Trasporti hanno pianificato una strategia comune. Si tratta della prima di una serie articolata di azioni atte a migliorare la gestione del traffico, che si avvarranno anche dell’ausilio di tecnologie sofisticate. Nel frattempo è utile ricordare poche, ma buone, norme di comportamento in caso di presenza di nebbia:

- informarsi prima del viaggio sulle condizioni meteo e di traffico, chiamando il Call Center Viabilità Autostrade per l’Italia al n. 840.04.2121 e sintonizzarsi sulle frequenze del canale Isoradio Rai 103.3;

- viaggiare ad una velocità inferiore ai 50 km/h e mantenere un’andatura moderata e costante, in particolare quando la visibilità è inferiore a 100 metri;

- fare un corretto uso delle luci: dei fendinebbia anteriori, della luce posteriore per nebbia e della segnalazione luminosa di pericolo ("quattro frecce") in caso di improvvisi rallentamenti;

- mantenere la distanza di sicurezza. E’ pericoloso e superficiale pensare che la nostra ipertecnologica berlina munita di tutti i più moderni sistemi abs, esp, e i più protettivi airbag, possa vincere le leggi delle fisica. Se viaggiamo a 100 km/h e ci servono circa 85 metri per fermarci fra tempo di reazione e frenata, e la visibilità è di 30-40 metri, alla prima macchina ferma (o in forte rallentamento) ci andremo ad infilare, sicuri. E’ matematico;

- fare particolare attenzione alla segnaletica sia orizzontale che verticale sulla strada, per avere un sicuro riferimento nella guida;

- non affrontare un percorso sul quale è segnalata nebbia se si è stanchi o affaticati;

- evitare di accodarsi ai veicoli che precedono a maggiore velocità di quella che ritenete adeguata e sostenibile in quelle condizioni;

- evitare soste sulla corsia di emergenza se non per motivi di assoluta necessità (guasto del veicolo con impossibilità a procedere; malore; ecc);
in tali casi azionare le luci intermittenti e quelle di posizione, mantenendo il faro rosso antinebbia acceso. Se il conducente scende dalla vettura deve indossare assolutamente il giubbetto retroriflettente;

- portare a bordo un telefono cellulare, per effettuare eventuali richieste di soccorso senza scendere dal veicolo e senza muoversi a piedi lungo le carreggiate.

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A questi pochi consigli si aggiunge il potenziamento dei controlli effettuati dalla Polizia Stradale, soprattutto nelle zone e negli orari considerati maggiormente a rischio. E proprio sulle autostrade, dove l’imprudenza è all’origine di numerosi incidenti, la Polizia Stradale ha attivato moduli operativi speciali che prevedono:

- un’andatura non superiore ai 50 km/h, per indurre lo stesso comportamento da parte dei conducenti, con una sorta di Safety Car;
- l’uso costante del lampeggiante blu, per costituire un punto di riferimento nella nebbia;
- l’impiego del pannello a messaggi variabili per ricordare il limite dei 50 km/h;
- l’ampia applicazione della tecnologia disponibile e il ricorso ad "auto civetta" per contrastare le condotte più a rischio;
- la rilevazione attenta e puntuale delle condizioni meteo, per informare l’utenza attraverso il CCISS (che può essere raggiunto telefonicamente tramite il numero verde 1518) ed i media;
- l’incremento delle pattuglie sui tratti di autostrada gravati dalla nebbia.

Anche le concessionarie autostradali informeranno i viaggiatori mediante pannelli a messaggio variabile.
Un consiglio finale: chi non si sente di affrontare la fatica e i rischi della guida in mezzo alla nebbia deve avere il coraggio di rinunciare al viaggio, attivando le possibili alternative. Se ci si trova dentro l’autostrada e cala improvvisa una nebbia fitta, se si vive l’angoscia della situazione, si abbia il coraggio di uscire al primo casello e percorrere strade statali, ci si stanca meno, ci si può fermare più spesso e il rischio forse è più governabile. Non sembri una fuga, ma un atto di coscienza. (ASAPS)

© asaps.it
Sabato, 12 Febbraio 2011
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