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Notizie brevi 20/05/2006

Milano: sciopero delle multe. Protestano gli ausiliari della sosta www.corriere.it


Scenderanno in piazza, questa mattina. Con la divisa di ordinanza e i fischietti, il berretto e il blocco delle contravvenzioni. Sulla strada come tutti i giorni. Ma senza dare multe. Perché gli ausiliari della sosta, oggi, saranno in sciopero. Presidio a Palazzo Marino e braccia incrociate per tre ore. Motivo della protesta, proclamata dai sindacati A.L. Cobas-Cub Trasposti, Orsa, Sama-Confail e Fildiai-Cildi, il contratto Atm «che non riconosce qualifica, sicurezza, salute e part-time, mentre l’azienda, grazie a noi, incassa 24,5 milioni di euro all’anno. Obbligandoci a fare multe». Quelle famigerate multe che hanno raggiunto la quota record di 1 milione e 727 mila nel 2003, 1 milione e 600 mila nel 2004, 1 milione e 371 mila l’anno scorso. Poco meno della metà ha la firma di un ausiliario della sosta. Incasso: circa 20 milioni di euro. Accuse e rivendicazioni della categoria più odiata dai milanesi. «Sono passati due anni — spiega Walter Montagnoli della Cub-Trasporti - da quando gli ausiliari sono approdati all’Atm (prima erano dipendenti del Comune). Hanno trovato una divisa più elegante, ma vuota, senza diritti. L’azienda non è disposta a riconoscerci qualifica, sicurezza, salute, part-time e i diritti elementari della categoria». Nel mirino, il contratto con cui i 184 ausiliari di Milano (erano 390 nell’«era comunale») sono stati assunti: qualifica di autoferrotranvieri «ma senza indennità di strada», malattia retribuita al 60 per cento dopo tre giorni, full time. «Eravamo impiegati, ora siamo operai, guadagniamo 970 euro al mese per 39 ore settimanali», dicono. «Ci tolgono la dignità e la salute. Intanto l’Atm incassa dai "gratta e sosta" 24,5 milioni di euro all’anno». I sindacati chiedono il riconoscimento della figura di «ausiliari al traffico», la salvaguardia della sicurezza e dicono no a «controlli occulti e provvedimenti intimidatori». Due ausiliari, denunciano i Cobas, sarebbero stati licenziati per essersi fermati in un bar. «Ricevono continuamente pressione per fare più multe». La risposta dell’Atm: «Rivendicando le qualifiche, si cerca un passaggio di livello e di retribuzione». Precisazione: «I provvedimenti disciplinari hanno sempre alla base oggettive inadempienze». Con gli ausiliari, questa mattina a Palazzo Marino, ci sarà anche l’onorevole di An, Ignazio La Russa, da sempre contrario alla politica del traffico della giunta Albertini: «Bisogna prevenire la violazione selvaggia invece di dare multe». D’accordo Matteo Salvini, capogruppo della Lega: «Questa gestione del traffico è stata la peggiore di sempre: multe per fare cassa. Speriamo che la Moratti, in caso di vittoria, riporti un po’ di buon senso». Maggioranza divisa, fa notare il capogruppo dei Ds, Emanuele Fiano: «Certo è che le condizioni di lavoro degli ausiliari sono peggiorate. Serve più professionalità in questo settore». Stefano Pillitteri (Forza Italia), presidente della commissione trasporti in Comune, commenta: «I lavoratori della sosta devono essere a servizio dei milanesi». Gianni Occhi, capogruppo di Rifondazione: «Regolino il traffico, non arricchiscano il Comune perseguitando i cittadini». Comprensione per una categoria maltrattata («a turno finito, dobbiamo mettere la giacca al rovescio per non farci riconoscere», dicono gli ausiliari) arriva dal comandante dei vigili, Emiliano Bezzon: «Sono lavoratori come gli altri, meritano rispetto. Alcuni sono particolarmente meritevoli perché si sono rimessi in gioco dopo altre esperienze. Non è giusto prendersela con loro. Ma del resto nemmeno per i vigili c’è più rispetto».

(di Annachiara Sacchi)


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Sabato, 20 Maggio 2006
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