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Notizie brevi 18/05/2006

Da Repubblica.it - Maxi truffa per import parallelo.
Evasione per 120 milioni di euro

L’operazione "Virtual trader", scattata all’alba di ieri e conclusasi nella tarda serata con l’arresto di 10 persone e la denuncia a piede libero di altre 35



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Erano quattro imprenditori molto noti a tirare le fila dell’organizzazione sull’importazione parallela di auto che ha consentito l’evasione di Iva per 120 milioni di euro smantellata dall’inchiesta della procura di Avellino, dopo due anni e mezzo di indagini condotte dal nucleo tributario della Guardia di Finanza del capoluogo irpino.
L’operazione "Virtual trader", scattata all’alba di ieri e conclusasi nella tarda serata con l’arresto di dieci persone e la denuncia a piede libero di altre 35, ha portato in carcere Ciro Ruta, 31 anni, titolare della "Rt Motori" con sede a Mercogliano (Avellino); Claudio Petrozziello, 54 anni, proprietario dell’autosalone "Eurorent"; Gerardo Barisano, 59 anni, titolare ad Avellino, Atripalda e Mercogliano di concessionarie di auto e di aziende operanti all’estero; Ottavio Cutillo, 45 anni originario di Chiusano e residente a San Potito Ultra, ex presidente delle società di calcio di Ariano e Cavese, a capo della "Swift Trading", un’azienda d’affari con sede a Casalnuovo (Napoli).
Secondo le indagini delle Fiamme Gialle dirette dal comandante provinciale, Bartolomeo D’Ambrosio e dal colonnello Maurizio Guarino, erano loro a tirare le fila dell’organizzazione che nell’arco di alcuni anni ha movimentato circa 15 mila autovetture, per un volume di affari di circa 600 milioni di euro, vendute ad autosaloni e a singoli acquirenti in provincia di Avellino ma anche nel resto d’Italia e all’estero: per sottrarsi al pagamento dell’Iva, l’organizzazione vendeva le auto soltanto sulla carta a prestanome residenti in Polonia e Spagna, le stesse auto che in realtà venivano importate da Francia e Germania.

I quattro imprenditori erano a capo di organizzazioni indipendenti tra loro, ognuna dotata di un organico dedicato ad hoc, compreso traduttori ed interpreti, per la gestione della mega truffa che ha fruttato agli organizzatori enormi profitti: nei loro confronti è scattato anche il sequestro di beni patrimoniali, tra cui 120 auto d’epoca di grande valore bloccate nei garage di Gerardo Barisano, conti correnti presso istituti di credito con sede a Malta e Svizzera, azioni, obbligazioni e quote societarie per oltre 40 milioni di euro.

Il gip di Avellino, Carmela Iorio, che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare in carcere, ha disposto gli arresti domiciliari per altre tre persone coinvolte direttamente nella truffa: si tratta di Concetta Riccardi di Volturara (Avellino); Alfredo Gradisca e Eugenio Giliberti e l’obbligo di dimora per Enrico Moschella, Gianni Tassari e Carmine Esposito.

Tra le persone indagate risultano anche numerosi familiari e parenti delle persone arrestate. Il procuratore capo di Avellino, Mario Aristide Romano, e il sostituto procuratore, Vittorio Santoro, che hanno coordinato le indagini, spiegheranno i dettagli dell’operazione "Virtual Trader" nel corso di una conferenza stampa convocata per oggi pomeriggio.


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Giovedì, 18 Maggio 2006
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