Pagani Zonda Coupé C12-S
Le qualità velocistiche di una vettura costituiscono
ancora oggi un parametro per vendere di più. «La patente a punti e il costo del
carburante, che sale sempre di più, - dice Giordano Biserni presidente
dell’Asaps - non sembrano spaventare più di tanto gli automobilisti italiani.
Almeno se si considerano le punte di velocità che possono raggiungere i veicoli
nuovi in vendita. E’ questo il risultato di una ricerca de "Il
Centauro", il nostro organo ufficiale. Infatti secondo i listini dell’aprile
2006 di Quattroruote delle 54 marche presenti sul mercato italiano ben 46, pari
all’85,1 per cento, producono modelli che eguagliano o superano la velocità
massima di 200 Km/h». (■ Lista). E non si pensi che serva
essere milionario per guidare un’auto da 200 all’ora: bastano i 17.700 euro di
una Grande Punto 19.9 Mjt, oppure i poco più di 18 mila di una Seat Cordoba 1.9
Tdi o i 19.400 di una Ford Focus 2.0 Coupé.
La ricerca de "Il Centauro" è capillare. Di
queste 46 marche che superano o eguagliano i 200 orari, ben 42 eguagliano o
superano i 220 Km/h: pari al 77,7%. Sono invece 36 le marche che toccano e
superano i 230, percentuale 66,6%. Quota 240 viene raggiunta da 33 marche pari
al 61,1%. La soglia psicologica dei 250 Km/h è toccata e superata ancora da 25
marche su 54, vale a dire il 46,2%. Sono di 9 marche le sorelline delle formula
1, con velocità che eguagliano o superano i 300 Km/h, la cima della velocità
orizzontale sull’asfalto, cioè il 16,6% dei marchi presenti sul mercato. Non si pensi subito che la più veloce in assoluto sia la
Ferrari o la Lamborghini, che pur sono fra le regine della velocità anche su
strada. Secondo il listino citato, l’auto che di più può mettere in crisi in
assoluto un autovelox è la Pagani, modello Zonda Coupé C12-S Clubsport , che
tocca l’incredibile velocità di 350 Km/h (Ferrari e Lamborghini devono
«accontentarsi» dei 330 Km/h). Le marche regine della velocità sono 9 (in
ordine alfabetico): Alpina-Bmw, Aston Martin, Bentley, Corvette, Dodge, Ferrari,
Lamborghini, Mercedes e Pagani. Qualcuno potrebbe domandarsi: visto che fra le
9 marche che superano i 300 non c’è la Porsche, come ha fatto la Polizia
Stradale a immortalare la velocità di 311 km/h per l’amministratore delegato
della Telecom? In realtà l’AD era alla guida di una Porsche Carrera GT, che
supera i 300 ma che era vettura a produzione limitata mentre ora non è più in
listino. Non figurano attualmente nei listini altre due vetture ad altissime
prestazioni: la Ferrari Enzo, velocità massima dichiarata di circa 350 km/h,
prodotta in serie limitata e poi tolta dai listini, e soprattutto la Bugatti
Veyron, l’auto stradale più veloce in assoluto, prodotta praticamente su
richiesta del cliente dal gruppo Volkswagen, che con i suoi 1001 Cavalli di
potenza può raggiungere una velocità massima dichiarata di 400 km/h. Entrambe
sono regolarmente omologate per l’uso stradale.
Le vetture che si ... accontentano e non raggiungono
invece la velocità dei 200 Km/h sono di 8 marche: Dacia, Daihatsu, Hummer,
Lada, Ssangyong, Suzuki, Tat, Uaz. Se parliamo di modelli in generale, vediamo
che il listino di Quattroruote ne conta 381 su 54 marche. Fra questi quelli che
superano i 200 Km/h in almeno una versione, sono 239, pari al 62,7%. Fra gli
over quota 200 sono 86 i modelli della fascia 220 (22,5%), 64 i modelli della
fascia 230 (16,7%) e 54 quelli della fascia 240 (14,1%). «La cosa che più
stupisce - dice ancora Biserni - è che il 46,6 per cento delle marche vendute
in Italia, produce modelli che toccano o superano i 250 orari. La sorpresa è
che i modelli che superano questa quota psicologica dei 250 orari sono ben 72
pari al 18,8% del totale». Gli amanti delle velocità mozzafiato da 300 e passa
Km/h possono scegliere fra 20 modelli, 5,2% del totale. «Il mercato ha le sue
necessità - conclude Biserni - ma noi dell’Asaps accoglieremmo con favore una
sorta di limitatore di velocità. Sulla strada ci sono delle leggi, non sempre i
soggetti che guidano certe tipologie di vetture hanno, come invece altri
guidatori, il limitatore di velocità nel cervello. Quindi avremmo piacere che i
velocisti ad oltranza si togliessero le loro soddisfazioni solo in pista.
Perché la strada è di tutti».
Nestore Morosini
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