Il tenente Manuel
Fiorito Il maresciallo Luca
Polsinelli
(ASAPS) KABUL (AFGHANISTAN) – Si era appena smorzato il
suono armonioso del “Silenzio”, intonato ai funerali di Stato delle nuove
vittime di Nassiryia (Irak), quando in Italia arriva una nuova terribile
notizia: alle 16.20 ora locale, una bomba esplode al passaggio di due veicoli
blindati Puma, in dotazione ai nostri Alpini. Le Penne Nere stavano effettuando
un servizio di pattugliamento, uno dei primi dopo il passaggio del comando Isaf
al contingente della Gran Bretagna, nell’ambito della missione di peacekeeping
della NATO. Sotto i colpi del terrorismo islamico sono caduti il tenente Manuel
Fiorito, 27 anni, veronese servizio al 2° Reggimento Alpini di Cuneo, ed il
maresciallo Luca Polsinelli, 29 anni di Orbetello (Grosseto), ma da tempo
residente a Sora (Frosinone), in forza al 9° Reggimento Alpini de L’Aquila. Si
tratta di due soldati professionisti, giovanissimi ma considerati tra i
migliori dei rispettivi reparti, impegnati nella zona nota ai militari italiani
che ne hanno la giurisdizione, come “Musay Valley”, a sudest di Kabul. I due
caduti erano parte di un drappello di 12 soldati a bordo di due veicoli
blindati, investiti in pieno dalla deflagrazione di un ordigno forse azionato a
distanza. L’area è stata immediatamente circondata ed alcuni elicotteri hanno
raccolto il tenente Fiorito ed il maresciallo Polsinelli, apparsi gravissimi ai
primi soccorritori e trasportati all’ospedale militare tedesco della capitale,
ma non c’è stato niente da fare. Altri 4 Alpini sono rimasti feriti, ma le
condizioni non sono apparse gravi ai sanitari militari tedeschi. In serata si è
poi avuta la notizia di una serie di arresti, tra i quali quello del presunto
esecutore materiale dell’attacco, prontamente rivendicato dai Talebani, e sul
quale il PM del pool antiterrorismo della procura di Roma ha aperto
un’inchiesta per strage con finalità di terrorismo. Alle famiglie delle Penne
Nere cadute, la solidarietà di tutta l’Asaps. (ASAPS) |
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