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Notizie brevi 21/04/2006

SVIZZERA - Anziani al volante: veramente un pericolo?

Pubblicata la ricerca upi „Anziani alla guida“

Gli anziani nella circolazione stradale sono meno problematici di quanto generalmente presunto, anche se le loro capacità fisiche e cognitive diminuiscono con l’età. Una ricerca dell’Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni upi analizza la sinistrosità e propone delle misure di sicurezza per gli automobilisti over 70enni.
Ogni incidente spettacolare di un conducente anziano solleva la seguente domanda: la prassi attuale adottata in Svizzera soddisfa le esigenze della sicurezza stradale? In Svizzera, le persone di 70 anni e più devono – ogni due anni – far confermare la loro idoneità di guida da un medio di fiducia o di famiglia. Una nuova ricerca dell’upi evidenzia che gli anziani al volante spiccano solo raramente negativamente anche se le loro capacità fisiche e cognitive diminuiscono con l’età. Dal punto di vista della sicurezza stradale acquistano importanza specialmente i disturbi alla vista e le malattie di demenza (p. es. alzheimer). Tuttavia non vanno dimenticati il diabete e l’uso di medicinali (p. es. sonniferi o sedativi).

 I conducenti anziani coinvolti in incidenti costituiscono un pericolo - specialmente per la loro vulnerabilità fisica - sia per loro stessi (mediamente 23 morti l’anno) che per gli altri utenti della strada (25 morti l’anno). I due gruppi insieme costituiscono quasi l’otto percento di tutte le vittime degli incidenti. Dalla ricerca dell’upi emerge che in Svizzera un inasprimento del sistema, consistente in visite mediche biennali, non avrebbe quasi nessun effetto statistico positivo. Quanto detto vale anche se si tiene conto dello sviluppo demografico: in futuro ci saranno più anziani al volante che però disporranno di uno stato psicofisico migliore rispetto ai coetanei del passato.

 Ciononostante, l’upi propone le seguenti misure volte a migliorare ulteriormente la sicurezza degli automobilisti anziani.

  Un controllo obbligatorio della vista in intervalli regolari deve essere l’obiettivo già prima dei 70 anni.

 La qualità delle visite mediche obbligatorie va migliorata mediante test standardizzati. Il modello upi prevede un procedimento trifase: dapprima un test presso il medico di fiducia/di famiglia, seguito - in caso di risultato appariscente - dalla ripetizione del test presso il medico di fiducia/di famiglia e, infine, in caso di ulteriore risultato appariscente da un controllo effettuato da uno specialista (possibilmente combinato con una prova di guida).

Migliorie infrastrutturali quali la realizzazione di rotatorie, di passaggi pedonali semaforizzati, di zone 30/50 all’ora e di carreggiate separate per i due sensi di marcia.

Link alla ricerca sugli anziani alla guida: www.upi.ch/presediposizione/anzianiguida.pdf

Maggiori informazioni: 
Ufficio media upi, tel. 031 390 21 12, www.upi.ch


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Venerdì, 21 Aprile 2006
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