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Notizie brevi 15/04/2006

UN ANNO FA UN POLIZIOTTO VENNE UCCISO INSIEME AL COMPAGNO DI PATTUGLIA. NEI GIORNI SCORSI LA MOGLIE HA GIURATO FEDELTÀ ALLO STATO CON LA SUA STESSA DIVISA. STORIA DI UNA STORIA, CON PROTAGONISTA LA POLIZIA


Rossella riceve la medaglia d’oro da Ciampi (foto Polizia di Stato)

(ASAPS) PESCHIERA DEL GARDA (VERONA) – Non possiamo dimenticare il suo passo ancora incerto, con la divisa inamidata da “pinguino” alle prime armi. Non possiamo dimenticare il suo pianto silenzioso e fiero, mentre il presidente della Repubblica le appuntò al petto la medaglia d’oro al valor civile concessa al suo compagno di vita, morto ammazzato pochi giorni prima in una sparatoria con un detective privato impazzito. Si mise sull’attenti e tornò nel plotone, Rossella La Montanara, 24 anni già vedova, 24 anni già poliziotta. La storia di questa ragazza presa di mira dal destino comincia la notte del 21 marzo 2005, a Verona. Una volante sfila silenziosa in un parco, nel suo servizio di controllo del territorio. A bordo Giuseppe Cimarrusti e Davide Turazza, due poliziotti navigati, esperti. Due veterani della Pantera, che ne avevano viste di tutti i colori. Davide aveva perso un fratello, anch’egli poliziotto, in una sparatoria. Arrivano a Croce Bianca proprio mentre un detective privato, impazzito, aveva appena ucciso una donna. È un attimo e tutto finisce. A terra 4 persone: gli agenti muoiono poco dopo l’arrivo dei colleghi. Rossella, originaria di Bari come il marito Giuseppe, decide di onorare il suo amore così, vestendo la divisa bicolore della Polizia di Stato. Si arruola insieme ai parenti di altre 21 vittime del dovere e frequenta il corso di addestramento a Peschiera del Garda, in una scuola tra le più belle che la Polizia annoveri. È il 162esimo corso. Il 13 aprile il giuramento, nella piazza d’armi che si affaccia sul Lago, vegliato placido dal Monte Baldo. Tante autorità, tanti pensieri. Sul palco i genitori, vicini ad altri che i figli li hanno salutati per sempre. A Rossella noi non possiamo che augurare una vita serena. Benvenuta tra noi lo era già (ASAPS)

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Sabato, 15 Aprile 2006
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