(ASAPS) TARANTO – Proteste, segnalazioni, confidenze. Alla
fine la Polizia Stradale
è entrata in azione sul circuito “fai da te” realizzato da un’allegra compagnia
di tanti signor Rossi qualunque, sulla strada provinciale 129, nei pressi di
Taranto. Qui, senza commissari di gara né vie di fuga, i centauri riuscivano a
fare tempi da record, toccando velocità massime prossime ai 270 chilometri
orari, sempre oltre la soglia dei 200 all’ora. Nella rete della Polizia Stradale
sono finite 16 moto potentissime, elaborate come per una gara di Superstock o
Superbike, sequestrate per corse clandestine. Ritirate anche le rispettive
carte di circolazione e le 16 patenti dei piloti, tornati a casa da Torricella,
dove gli investigatori della Specialità sono entrati in azione. Da questo
centro abitato i centauri partivano percorrevano a tutta velocità la
circonvallazione, utilizzata come un circuito a tutti gli effetti: se qualcuno
si trovava sulla propria strada, affari suoi. Doveva riuscire a cavarsela. La
gente stava ben attenta, comunque, a non finire sulla traiettoria di questi
missili a dueruote, che nel fine settimana infestavano le tornate con staccate
al limite. Decine di agenti si sono piazzati lungo il percorso con autovelox e
telelaser: una fotografia ha documentato il record assoluto, ottenuto da
un’Honda a 270 all’ora. Da qui, il gruppo si sfilacciava, imboccando la ss 129
e poi altre strade ancora, come sull’isola di Mann. Gli agenti del distaccamento
di Manduria (Taranto) hanno posto fine alla vicenda, su cui non si escludono
collegamenti con la malavita organizzata. (ASAPS)
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