(ASAPS) PECHINO (CINA) – Un altro incidente stradale
gravissimo, dal bilancio più tipico di una sciagura aerea, suona in Cina l’ennesimo campanello d’allarme sulla
questione della sicurezza stradale. Nella provincia dello Yunnan, infatti, un autobus che trasportava
pendolari al rientro dalla giornata lavorativa è finito in un burrone profondo
oltre 100 metri, dopo una paurosa sbandata. Il bilancio delle vittime è
pesante, almeno 25 morti, mentre solo 4 passeggeri sono usciti vivi
dall’incredibile volo: sono tutte ferite ed una versa in condizioni critiche. A
riferire la notizia è stata nella giornata di ieri l’agenzia di stampa cinese
“Xinhua”, che ha riferito alcuni particolari. Molto complicate le operazioni di
soccorso, rese difficilissime dall’asperità del territorio e dalle condizioni
climatiche proibitive. Sul posto alcuni reparti dell’esercito, pompieri e
soccorritori sanitari. L’incidente è avvenuto sulle montagne di Zhaotong, nel
distretto di Qiaojia, dove una speciale unità di crisi è stata resa operativa
presso l’autorità municipale, capeggiata dal sindaco Chen Shuqing. Ancora
incerte le cause dell’incidente, ma l’allarme sicurezza stradale in Cina è
ormai ai massimi livelli. In un paese considerato a motorizzazione ancora
primitiva, dove l’uso del mezzo privato è in fortissima espansione, sono state
registrate nel 2005 ben 98.738 vittime della strada. Secondo il governo
centrale cinese, la cifra sarebbe in costante diminuzione, ma l’Organizzazione
Mondiale della Sanità non è affatto d’accordo e contesta a Pechino di ritoccare
- e di parecchio – le cifre. I dati non
ufficiali parlano infatti di almeno 180mila vittime. (ASAPS) |
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