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Notizie brevi 24/02/2006

L’amaro sfogo… di un agente, ovvero la cronaca di un giorno di ordinaria follia in Tribunale.

Ruba la macchina, guida ubriaco, con la patente sospesa, tampona alcune vetture, si allontana, rintracciato, ha molti precedenti, processato, subito liberato. Alla prossima.


Questo è il mio sfogo, lo sfogo di un Agente di Polizia, ma potrebbe essere anche di un Carabiniere, di un Vigile Urbano, o semplicemente di un qualsiasi cittadino che si trovasse a dover affrontare simili situazioni.
La storia è assolutamente vera, nulla è di fantasia, nulla è stato aggiunto alla verità, non ci sono riferimenti a date, persone, luoghi, semplicemente la descrizione di quello che accade quando un sistema non funziona, quando c’è un ingranaggio difettoso in un motore che prima o poi è destinato inevitabilmente a rompersi, a bloccarsi.
Si perché oggi per l’ennesima volta il sistema giudiziario e il nostro Codice Penale, hanno dato segno di debolezza, dentro di me ho sentito quello “scricchiolio” che preannuncia il crollo. A dire il vero non crollerà nulla oggi, forse neanche domani, ma la crepa c’è, ben visibile e si sta lentamente allargando.
Così, entrato in casa e fatto il resoconto della giornata, quasi come un automa, mi son trovato di fronte al mio computer e l’ho acceso, ho aperto il programma di scrittura e le parole sono scivolate dal cuore alle dita… ed ora le state leggendo.
Eccomi finalmente a casa, sono le cinque del pomeriggio, è dalle sei del mattino che sono in piedi, quando a dir la verità non era passato molto tempo dal momento in cui mi ero sdraiato nel letto, poco meno di cinque ore, ma in fondo è il mio lavoro, gli imprevisti sono ormai previsti, gli straordinari sono ordinari ed in fondo non mi pesano quando sono serviti a qualcosa… “serviti a qualcosa”.. queste parole oggi mi suonano così strane.. stridenti, inopportune.
Quella di ieri sera è stata una serata un po’ diversa, subito dall’inizio del turno. L’incidente da rilevare, un semplice tamponamento, si è rilevato poi non così semplice.
Appena arrivati sul posto, le persone tamponate cominciano a dire che quello che li ha tamponati se ne è andato via… ma come? La macchina è ancora li! No no! A piedi! Allora te lo fai descrivere, dai la nota alle altre forze di polizia e grazie alla collaborazione di altri colleghi in un attimo la persona viene rintracciata. A dir la verità di strada a piedi ne aveva fatta proprio poca, ubriaco com’era faceva fatica a stare in piedi! Allora cominci a farti subito un’altra domanda. Ma perché se ne è andato lasciando li la macchina? Semplice! La risposta arriva dalla tua sala radio, quasi immediatamente, dopo aver consultato il terminale risulta che la macchina in questione era stata rubata il giorno prima! A dirla tutta non è che proprio sempre sempre la risposta arriva immediatamente, perché devi sperare che il terminale funzioni, che non ci sia un blocco della linea e che la tua centrale ti riceva via radio, cosa non sempre facile… ma dov’è il problema, tanto ci sono sempre i cellulari. Sì quelli nostri… con le ricariche fatte coi nostri soldi!

Ma lasciamo perdere questi problemi da quattro soldi. In fondo ci siamo sempre arrangiati ed in qualche modo continueremo a farlo, un po’ per forza ed un po’ per amore (ma quanto amore!!).
Torniamo al nostro conducente barcollante, i colleghi (colleghi di altra forza di polizia, ma sempre colleghi) ce lo portano sul luogo del sinistro, dove viene ovviamente riconosciuto dai coinvolti..
Provi a fargli dire come si chiama, perché ovviamente i documenti non li ha, ma fortunatamente, almeno stavolta, è italiano e quindi ci si capisce. Una volta che finalmente hai i suoi dati li passi alla centrale, che li mette sul computer e… magia.. lo schermo comincia a darti tanti di quei precedenti che non ci stanno in una schermata, ma neanche in due, no, per il bravo ragazzo in questione ce ne vogliono otto di schermate per dirci tutti i suoi precedenti.
Ogni voce una storia diversa, ogni voce una denuncia diversa, una per furto, una per truffa, una per guida in stato di ebbrezza (in realtà sono quattro), una per guida senza patente, una per inosservanza al divieto di entrata nel comune… quella ancora valida che sta violando per l’ennesima volta, la patente sospesa, per quattro volte, l’ultima sospensione è per novanta mesi.. si avete letto bene, novanta mesi, più altre cose varie.. beh, forse una merita di essere menzionata, forse è giusto sapere che il soggetto in questione era uscito di carcere esattamente dodici giorni fa!

E per ricominciare sulla retta via pensa bene di guidare ubriaco una macchina rubata, con la patente sospesa da anni provoca un incidente per poi darsela a gambe!

Allora tu da bravo poliziotto, come ti piace fare, cerchi di rassicurare la gente che in quel momento si trova coinvolta in qualcosa che non avrebbe mai avuto il piacere di passare, poi a bordo ci sono due donne, le quali cominciano a pensare alle ultime vicende di cronaca e proprio mentre l’adrenalina e la paura del momento lasciano il posto alla ragione, capiscono che invece della persona disarmata che hanno incontrato poteva esserci ben altro soggetto e quello che passa per la testa  di queste povere donne lo leggi a caratteri cubitali nei loro occhi… e nelle lacrime che stanno per uscire.
Ma no signora, non si preoccupi, è tutto a posto e poi stia tranquilla, ora l’abbiamo fermato, vedrà che questo “bravo ragazzo” rimarrà per un bel pezzo fuori dalla società con la quale non sa convivere, vedrà che gli troveremo una bella stanzetta dalla quale non potrà più nuocere a nessuno..
Così arrivi che è l’una di notte quando finalmente hai finito di scrivere montagne di scartoffie e riesci a cambiarti per andare a casa, dove tua moglie ti sta aspettando, sapendo che alle sei dovrai alzarti per andare al processo per direttissima l’indomani, dove sei sicuro che una persona così sarà messa in carcere, perché sei sicuro che sia pericoloso per la società, e sei sicuro che il sistema giudiziario farà in modo che non lo possa più essere, almeno per un bel po’.

Magari fosse così…

Come sarebbe bello se le frasi dette da quel poliziotto fossero una realtà.

Il poliziotto è appena arrivato a casa con la coscienza sporca. Sa di aver mentito a quelle persone. Sì perché oggi pomeriggio quel soggetto lo abbiamo dovuto rilasciare. Ma non perché abbiamo sbagliato a scrivere le decine e decine di atti, non perché l’avvocato si è appigliato ad un esilissimo cavillo giudiziario. Semplicemente non era possibile per la nostra legge rimandarlo in cella.
L’ho seguito con lo sguardo mentre sulle sue gambe usciva dalla porta del tribunale. Oh si.. il giudice gli ha imposto il divieto di tornare nella provincia.. beh.. allora siamo al sicuro.

Siamo sicuri che così non ruberà un’altra macchina.

Siamo sicuri che così non guiderà più ubriaco.

Siamo sicuri che così non investirà alcun bambino che attraversa la strada mentre lui guida ubriaco una macchina rubata.

Io sono sicuro che per l’ennesima volta mia moglie, santa pazienza che ha, stasera mi guarderà negli occhi e senza dover aprire bocca mi supplicherà di farmi trasferire al lavoro d’ufficio, perché almeno non dovrà stare in pensiero.

Io sono sicuro che sono stanco di vederla con gli occhi sbarrati di fronte alla televisione mentre vede bare coperte dal tricolore sostenute da ragazzi in divisa, bare piene di ragazzi come me uccisi da gente che il nostro Codice Penale non è stato in grado di tenere in posti sicuri.

Sono anche veramente sicuro che domattina mi alzerò dal letto, darò un bacio a mia moglie, ed andrò al lavoro, come tutti i giorni, come tutti gli anni passati, e continuerò a farlo, sempre nello stesso modo, sempre con la stessa passione…
Sempre che un giorno qualche ingranaggio difettoso del motore non mi fermi per sempre.
Purtroppo per me sono veramente sicuro che stanotte non dormirò.


© asaps.it
Venerdì, 24 Febbraio 2006
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