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Milano, notte di controlli con la polizia tra la movida: ogni ora vengono ritirate tre patenti. Le cause? Alcol e droga

I posti di blocco vicino alle vie dei locali. La questura: «I controlli della polizia stradale si preannunciano ancora più serrati per abbattere il fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti»
(foto Claudio Furlan /Lapresse)

Ogni soffio sono punti della patente che si volatilizzano. L’alcoltest schierato dalla polizia stradale nella notte tra venerdì e sabato a ridosso del centro è stato chiamato agli straordinari. Il bilancio delle sei ore di controlli fa impressione. Sedici patenti ritirate, al ritmo di quasi tre ogni sessanta minuti. Nove automobilisti denunciati. E oltre duecento punti decurtati.
Il posto di blocco si materializza alla mezzanotte. Le pattuglie con livrea bianca e blu si posizionano all’altezza del piazzale del cimitero Monumentale. I locali della movida sono a due passi. Lampeggianti accesi e sventolare di palette. «Prego accosti: favorisca patente e libretto». Finito con i passeggeri di un’auto, si passa alla macchina successiva. Saranno trecento le vetture fermate. È notte di weekend. E nonostante l’ora — si va avanti fino alle sei del mattino — il traffico in strada è continuo. Tanti i giovani, anche giovanissimi, alla guida fino a tardi, di ritorno da feste e serate. Ma non solo. Il dispositivo della questura ha per missione «frenare il fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti». Le «stragi del sabato sera». E così, ad affiancare i cinque equipaggi della Stradale ci sono anche quattro medici.

Gli screening agli automobilisti procedono con ritmi quasi da catena di montaggio. «Prenda fiato e soffi deciso». Beccuccio usa e getta, sentenza che appare sul display. All’alba, il conteggio finale segna 64 conducenti sottoposti all’alcoltest. Sono 40 uomini e 24 donne. Per altri dieci, poi, visibilmente alterati, è stato deciso di procedere con il bis: a loro è toccato affrontare anche il test non invasivo che segnala l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti, accertamento che in due occasioni ha dato esito positivo. Tracce di cocaina e cannabinoidi.

Sempre in tema di droghe, a un guidatore sono stati sequestrati poco più di tre grammi di hashish spuntati fuori durante i controlli all’interno dell’abitacolo.

A fine turno, saranno nove i conducenti con tassi di alcol nel sangue tanto elevati da far loro conquistare una denuncia in stato di libertà per «guida in stato di ebbrezza alcolica». Il loro tasso alcolemico era decisamente superiore ai valori massimi di legge, fissati a quota 0,5 grammi per litro. Nei loro casi, l’etilometro segnava risultati che spaziavano dallo 0,8 a salire, con punte superiori anche a 1,5 g/l, ovvero oltre tre volte i limiti. Per chi invece aveva valori che hanno sforato di poco è scattata la contravvenzione. Ma a tutti quanti — al di là di quanto fosse oltre soglia il risultato dell’alcoltest — è stata comunque sospesa la patente, da tre mesi a due anni, a seconda dei casi. Due di loro erano neopatentati.

«È di tutta evidenza — sottolineano da via Fatebenefratelli — che con questi risultati i controlli della polizia stradale si preannunciano ancora più serrati per abbattere il fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti». Un lavoro imprescindibile per permettere all’Italia di raggiungere l’ambizioso obiettivo europeo di ridurre del 50 per cento le vittime degli incidenti stradali entro il 2030, e per arrivare vent’anni dopo a registrare «zero vittime».

da corriere.it


 

Ottimo lavoro Questura e Polizia Stradale che operano all’unisono per il contrasto all’alcol alla guida a Milano. Ben Fatto! (ASAPS)


 

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Lunedì, 06 Maggio 2024
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