Giovedì 02 Maggio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 11/11/2023

Finti candidati e microfoni nascosti per superare l’esame di scuola guida: 15 arresti
da bergamonews.it

 

Un fenomeno criminoso saldamente radicato sul territorio bergamasco. Centinaia di patenti ottenute tramite modalità illecite e fraudolente. Nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 novembre la Polizia di Stato ha eseguito quattordici ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei membri di un’associazione a delinquere che, nell’ultimo anno e mezzo circa, ha consentito a centinaia di soggetti stranieri – prevalentemente egiziani, indiani e pakistani -, che non possedevano le competenze necessarie per superare l’esame teorico, di ottenere in modo illecito la patente di guida.

 

L’operazione è stata denominata “Transformers” e si è conclusa nel primo pomeriggio di venerdì con l’arresto di una quindicesima persona. Tutti gli arrestati, cittadini italiani e stranieri, sono residenti in provincia di Bergamo: quattro si trovano ora nel carcere cittadino – tra cui il capo dell’organizzazione, di nazionalità pakistana – mentre i restanti undici ai domiciliari.

L’indagine della Polizia stradale, nata nel luglio 2022, ha portato alla scoperta e allo smantellamento di un’articolata associazione che, tramite il coinvolgimento di due agenzie bergamasche – a Gorlago e Verdello -, procurava il titolo di guida a stranieri che o non parlavano la lingua italiana o non avevano un’adeguata conoscenza del Codice della strada.

“Uno degli obiettivi dell’operazione è quello di evitare che sulle strade circolino persone senza il titolo di guida che possano causare incidenti stradali – commenta la Pm, Dott.ssa Maria Cristina Rota -. A partire da oggi e con la collaborazione delle Motorizzazioni, la Polizia stradale proseguirà con le indagini e con la revocazione delle patenti ottenute in modo illecito”.

L’associazione agiva in due modalità distinte. In un primo caso, meno frequente in quanto più costoso e ad alto rischio, il candidato veniva sostituito da un membro dell’associazione, che si presentava fisicamente all’esame: il documento del candidato, la carta d’identità o il permesso di soggiorno, veniva falsificato mantenendo le sue generalità ma scambiando la fotografia d’identificazione con quella del sostituto. I fascicoli ritrovati dagli agenti hanno accertato l’esecuzione di almeno otto sostituzioni. Una volta ottenute le patenti di guida, i soggetti dopo qualche settimana denunciavano un finto smarrimento che gli permetteva di ottenere poi un documento raffigurante la fotografia corretta.

La seconda modalità, più comune, prevedeva che il candidato si recasse all’esame con una micro-telecamera di alta tecnologia montata sui vestiti e un auricolare nell’orecchio che gli consentiva di ricevere dall’esterno le risposte corrette. I componenti del gruppo si muovevano con un veicolo che ospitava al suo interno un vero e proprio ufficio mobile tecnologicamente avanzatissimo che, unito alla perfetta conoscenza del Codice della strada dei criminali, permetteva la buona riuscita del reato e il conseguimento delle patenti.

I clienti, ‘procacciati’ da alcuni membri dell’associazione, pagavano somme di denaro variabili, ad esame solitamente tra i 2.000 e i 4.000 euro. Nell’abitazione del capo dell’organizzazione durante gli arresti sono stati rinvenuti, oltre ai fascicoli di tutti i patentati illeciti – una grande quantità di materiale che deve ancora essere analizzata dalla Polizia – oltre 80.000 euro in contanti, i ricavi dell’attività illecita, sequestrati dalla Procura.

L’investigazione è partita la scorsa estate a seguito del rinvenimento di documenti negli uffici della Motorizzazione di Bergamo: il sostituto-candidato, per errore li aveva lasciati negli uffici e i dipendenti li hanno così consegnati alla Polizia Locale del comune di appartenenza, quello di San Paolo d’Argon. A seguito dei controlli effettuati con il cartello identificativo comunale, emerse la discrepanza tra le fotografie. I criminali erano tuttavia attivi almeno da qualche mese, poiché era già stata fatta nella primavera del 2022 una segnalazione, con l’apertura di un procedimento a carico di ignoti poi archiviato e recuperato all’inizio dell’indagine che ora ha portato all’arresto di quindici persone.

Tra le misure cautelari richieste dalla Procura – ma non concessa dal Tribunale di Bergamo – una era destinata ad un medico, che rimane indagato in quanto potrebbe essere stato partecipe alla frode avendo permesso ai candidati di effettuare le visite mediche necessarie. Attestato invece il coinvolgimento del titolare di una delle due agenzie, ritenuto dal gip partecipe all’associazione a delinquere, e di un addetto della Motorizzazione di Brescia, che all’esame evitava appositamente di controllare i candidati con il metal detector per rilevare dispositivi elettronici.

L’associazione criminale aveva sede a Bergamo ma le indagini della Polizia di Stato hanno portato alla luce un’operatività ben più ampia che include numerose province del Centro-Nord della penisola: Brescia, Lodi, Lecco, Arezzo, Como, Treviso, Firenze, Novara, Sondrio, Varese e Milano).

Tramite le telecamere posizionate dagli agenti sull’automobile del capo dell’organizzazione è stato possibile ricavare immagini incriminanti che mostrano il trasferimento del denaro e altre attività della banda. Residente in Italia da diverso tempo, la testa del gruppo aveva già a suo carico numerosi precedenti per sostituzione di persona.

da bergamonews.it


Patenti fasulle, manette autentiche. Ottima operazione della Polizia Stradale di Bergamo. Molto bene! (ASAPS)

Sabato, 11 Novembre 2023
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK