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di Paolo Carretta*
Taci, l’amico ti ascolta

Le attività di captazione dei Servizi d’informazione per la sicurezza nel novellato art. 4, d.l. n. 144/2005 (ex art. 1, c. 684, della L. 29/12/2022, n. 197 - Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e … .
“Taci il nemico ti ascolta” in un beffardo graffito napoletano, che reca i profili di Hiroito, di Hitler e Mussolini, frutto di una successiva addizione all’avviso “ufficiale”, esposto a Napoli, ne “Il museo del sottosuolo” (per gentile concessione). Aderendo ad una richiesta dello stesso Duce, il giornalista romagnolo Leo (Leopoldo) Longanesi (Bagnacavallo, 1905 – Milano, 1957), aveva ideato alcuni slogan bellici di successo, riprodotti nei luoghi d’aggregazione, es. i rifugi antiaerei, tra cui appunto: «Taci! Il nemico ti ascolta».

Lo scambio informativo tra i Servizi d’informazione per la sicurezza e le FFPP (art. 4, L. n. 124/2007) può rappresentare un valore aggiunto per lo Stato, soprattutto nella lotta al crimine transnazionale e, in particolare, al riciclaggio (d.lgs. n. 231/07), che può ben giustificare il superamento del segreto d’ufficio, quando opportuno e consentito, nelle forme previste, ma, trova comunque un limite, almeno temporaneo, nella conoscibilità degli atti di un’indagine penale (art. 329 cpp) da parte dei citati Servizi che fanno riferimento allo stesso Esecutivo. Questa impermeabilità allo scambio informativo rileva peraltro anche in senso opposto, perché talune attività svolte dai Servizi, ma anche da altri soggetti, non sono conoscibili da parte della stessa Autorità Giudiziaria, per ragioni di sicurezza nazionale, NATO, UE o perché riferibili a qualunque altro accordo o organizzazione internazionale di cui il nostro paese sia parte...

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da il Centauro n. 259


Martedì, 26 Settembre 2023
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