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Notizie brevi 02/03/2023

LA TRAGEDIA
Palermo, addio a «Budy», in coma per dieci anni dopo un incidente

Nel 2013 Salvo Cavallaro a 26 anni si schiantò con la moto contro un’auto: il trauma cranico, lo stato vegetativo. Le sorelle hanno studiato infermieristica per stargli accanto: «Ora sei libero di volare»

La sua pagina facebook era inchiodata al 2013. Da allora nessun aggiornamento. Perché Salvo Cavallaro, per gli amici Budy, era in coma dall’estate di quell’anno maledetto. Dopo dieci anni è morto. E sono gli amici e le sorelle oggi a ricordarlo.

L’incidente
Salvo Cavallaro in una notte d’estate a Palermo stava rientrando a casa a Monreale in sella alla sua Suzuky, stava percorrendo via Tasca Lanza quando in prossimità di un bar non si era forse accorto delle auto in seconda e tripla fila. Lo schianto. «Ce n’era una, quella contro cui ha impattato, che addirittura stava andando in retromarcia. Inutile la frenata, c’era anche l’asfalto bagnato», ricostruisce la sorella Ornella al sito Palermotoday. Portato di corsa in ospedale con un trauma cranico non si è mai più ripreso.

Il 28 febbraio avrebbe compiuto 36 anni
Aveva 26 anni Budy Cavallaro quando la sua vita è rimasta sospesa. Amava le moto, lo sport, dopo gli studi come grafico professionale aveva iniziato a lavorare nell’impresa edile del padre e poco prima dell’incidente con una delle sorelle aveva anche aperto un locale in via Libertà a Palermo, «Piano», dove poter ascoltare musica dal vivo, altra sua passione.

Le sorelle diventate infermiere
Per un lungo periodo Budy è stato ricoverato a Ferrara in un centro di riabilitazione. È lì che Chiara e Ornella, le sue sorelle, hanno deciso, per stargli accanto nel miglior modo possibile, di iscriversi e laurearsi in scienze infermieristiche. A Ferrara Salvo era tornato ad alimentarsi, faceva fisioterapia e accennava qualche passo. Ma poi è ripiombato in uno stato vegetativo. Due settimane fa si sono celebrati i suoi funerali nella chiesa di San Michele. «Adesso sei libero di volare», si legge in un post scritto sui social da Ornella. «Mi ricordo ancora il tuo essere allegro e solare, sempre sorridente; che il tuo calore possa continuare a scaldare i cuori dei tuoi familiari e a vegliare sempre su di essi», scrive un’amica. «L’amore è indistruttibile e travalica ogni confine». E ancora: «Come dice tua sorella ora sei libero di volare…e continuare a sorridere ed essere tranquillo e sereno»

da corriere.it


La strada può causare sinistri come questo dove un giovane rimane in stato vegetativo anche per 10 anni. Situazione tragica e senza vie d’uscita. Anche per la famiglia alla quale va la nostra totale solidarietà. (ASAPS)

Giovedì, 02 Marzo 2023
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