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Notizie brevi 13/02/2023

Padova, i bambini delle scuole danno le «multe morali» agli automobilisti: «Insegnano la sicurezza stradale agli adulti»

Progetto scolastico in quattro Comuni della Bassa. Alunni con la polizia municipale per «segnalazioni di civiltà» agli automobilisti indisciplinati

Quattro Comuni, un'istituto comprensivo e un'idea di educazione alla strada che tiene tutti assieme: la «multa morale». Da marzo, parcheggiare in doppia fila, sui marciapiedi o negli spazi riservati a disabili/donne incinte ad Anguillara, Bagnoli di Sopra, San Pietro Viminario e Pozzonovo comporterà (in potenza, perché comunque bisogna essere «pizzicati») una doppia sanzione: alla multa dei vigili potrebbe sommarsi quella «virtuale» degli alunni della scuola dell'infanzia «Madonna di Fatima» e della scuola primaria dell'istituto comprensiivo «don Paolo Galliero». 

Il progetto
Il progetto nasce a scuola, con la preside Lorenzina Pulze: bambini e ragazzini affiancheranno la polizia municipale, distribuendo «segnalazioni di civiltà» agli automobilisti indisciplinati. Il progetto, come detto, parte a marzo e sarà preceduto da una campagna di informazione rivolta agli abitanti dei quattro municipi: locandine informative in negozi, bar e spazi pubblici  (biblioteca, circolo parrocchiale, centro sportivo), nella pagina dei siti e nelle bacheche comunali. Anche la parrocchia (almeno a Tribano) parteciperà al progetto.  Sarà la scuola a predisporre il materiale necessario; le insegnanti avvieranno l’attività di educazione stradale nelle classi, con la collaborazione della polizia municipale. Il piano, infine, prevede di coinvolgere i genitori degli alunni: distribuiranno volantini e locandine.

Una coscienza da formare
Nulla nasce per caso. Sul fronte dell'educazione stradale, il Comune di Tribano ha sviluppato negli ultimi due anni un progetto intitolato «Safety first», sicureza prima di tutto. «Ai ragazzi diamo la patente (virtuale, ndr) di pedone e per l'uso della bicicletta; a questi, ma anche a quelli che prendono il patentino per lo scooter - spiega il sindaco, Massimo Cavazzana - facciamo lezione di educazione e consapevolezza con la municipale». Cavazzana si complimenta con la preside Pulze per il progetto, che si affianza e suppporta il tentativo di suturare uno strappo nella coscienza collettiva. Se le strade italiane sono più pericolose di quelle di altri Paesi, lo si deve a ragioni strutturali (non sono fatte nè mantenute con altrettanta cura, hanno un traffico pesante più sostenuto per non-scelte politiche lontane nel tempo) ma anche e soprattutto a comportamenti scorretti: «La gente brontola per le multe - riprende Cavazzana - ma poi quando succedono gli incidenti si dà la colpa ai sindaci, che rischiano di andare in galera ogni volta. Senza consapevolezza delle conseguenze di una certa condotta non si va da nessuna parte. Non è mica per caso se, in Svizzera, di fronte a un passaggio pedonale le auto si fermano anche se non c'è nessuno e qui invece... Bisogna cambiare una mentalità...». Ben venga, allora, la «multa morale», se può servire allo scopo. Magari, così, si eviterà la corsa al rialzo delle multe, che già c'è ma non pare funzionare troppo. Anche qui, i codici cantonali potrebbero far da modello: «In Svizzera un divieto di sosta si paga 180 franchi», ricorda Cavazzana. Meglio disciplinati che tartassati, o no?

da corrieredelveneto.corriere.it

Lunedì, 13 Febbraio 2023
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