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Notizie brevi 11/01/2023

Tutta Milano diventerà zona 30 entro un anno: la rivoluzione per rallentare le auto e ridurre gli incidenti stradali

Approvato in consiglio comunale un ordine del giorno di Mazzei, lista Sala: limite di velocità a 30 all'ora in ambito urbano tranne in alcune arterie a grande scorrimento dove salirà a 50. Ma dalle opposizioni e dall'Aci arrivano le prime critiche

Milano città 30 entro gennaio 2024. Il voto dell'aula di Palazzo Marino lo ha sancito ieri. "Un passaggio storico fondamentale", lo ha definito Marco Mazzei, consigliere comunale della Lista Sala, promotore dell'ordine del giorno discusso e approvato dall'aula consiliare. Lo hanno già fatto a Parigi, a Bruxelles, ma anche a Bilbao e a Helsinki. In Italia, a Bologna hanno avviato il percorso. E ora si candida anche Milano a estendere il limite di velocità a tutta la città.

Ad avviare il percorso, dunque, nel capoluogo lombardo è stato il Consiglio comunale. L'ordine del giorno, sottoscritto dalla maggioranza dei consiglieri di centrosinistra, è un invito alla giunta a non tergiversare e fare in fretta a "proclamare Milano Città 30, istituendo il limite di velocità in ambito urbano a 30 chilometri orari a partire dal primo gennaio 2024", recita il testo del documento approvato. Escluse dai 30 all'ora rimarrebbero solo alcune arterie "selezionate", come successo a Parigi e Bruxelles: "strade a grande scorrimento" dove possono essere previsti limiti a 50 chilometri orari.

Come si dovrà procedere? I tempi dettati dall'aula consiliare sono stretti: da qui a un anno. La proposta è di partire con una campagna di comunicazione per consentire ai cittadini di adeguarsi alla nuova misura. "La campagna - spiega il testo dell'ordine del giorno - dovrà essere basata su un dossier, redatto da Amat, che contenga tutti gli elementi tecnici utili a comprendere quanto il limite dei 30 chilometri orari in una città sia una grande opportunità per tutti". Serviranno nuovi autovelox, installati dove c'è più bisogno, per controllare il rispetto dei limii. A sanzionare gli indisciplinati si dovrà aggiungere anche la polizia locale. Cosa ne sarà invece delle attuali Zone 30? La richiesta del Consiglio comunale è di trasformarle a loro volta in "Zone 20" o "Zone residenziali", utilizzando nuovi arredi che consentano di moderare ulteriormente la velocità.

Sono due gli obiettivi. Da un lato la sicurezza: "l'impatto tra un'automobile che viaggia ai 50 all'ora e un pedone è quasi sempre fatale", al contrario, il limite dei 30 "non è quasi mai letale". Dall'altro la riduzione dell'inquinamento. A detta dei promotori, infatti, il contenimento della velocità ridurrebbe il risollevamento delle polveri atmosferiche. Arriva subito la risposta positiva della giunta. "È qualcosa a cui noi stiamo già lavorando. Stiamo procedendo pezzo per pezzo, su tutto il territorio- ha spiegato l'assessora alla Mobilità Arianna Censi. - Il punto di partenza sono le scuole e le aree frequentate dai bambini. L'ordine del giorno è coerente con il Pums e il Piano Aria Clima. Ma anche con gli obiettivi di abbattimento di anidride carbonica imposti dalll'Unione Europea". Il via libera del consiglio comunale "è molto utile al dibattito e al nostro lavoro: i processi condivisi vivono meglio", ha aggiunto l'assessora.

Non tarda ad arrivare il commento del capogruppo del Pd Filippo Barberis: "Non è un provvedimento simbolico. Ma la misura può avere un impatto molto concreto su due fronti: la riduzione dell'inquinamento e la sicurezza stradale. In altre grandi città il limite dei 30 all'ora già esiste e Milano sul fronte della mobilità deve essere all'avanguardia a livello internazionale".
"Abbiamo raggiunto un risultato importante", gli fa eco l'assessora all'Ambiente Elena Grandi, "tutti i provvedimenti che abbiamo messo in campo, dalle piazze tattiche a iniziative sulla mobilità, vanno in questa direzione. Ora si tratta di proseguire il lavoro che stiamo già facendo".

Si registrano invece malumori nel centrodestra, che ha votato contro. "Già oggi le Zone 30 sono una farsa, del tutto impossibili da rispettare, figuriamoci estenderle a tutta la città. Peraltro, - ha commentato Marco Bestetti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia - rallentare e intasare il traffico determina più inquinamento. Ma forse è proprio questo il vero obiettivo, per poi spennare i milanesi introducendo altri balzelli classisti sul modello di Area B". Anche l'Aci di Milano replica. "Rendere Milano zona a 30 all'ora è un andare indietro, non avanti - commenta il presidente Geronimo La Russa - Introdurre i limiti davanti alle scuole e in alcuni quartieri è sensato, ma estenderli a tutta la città è una follia. Mi auguro che l'approvazione di questo ordine del giorno rimanga una lettera di intenti e che alla fine prevalga il buon senso".

 

da milano.repubblica.it

 

Mercoledì, 11 Gennaio 2023
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Tag: Zona 30 .
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