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Notizie brevi , Droga 18/05/2022

Fermato in auto con 200 chili di droga
La polizia arresta un corriere 57enne: il carico di hashish diretto a Milano nascosto nel bagagliaio in scatoloni e borsoni

PESCARA. Stava viaggiando con oltre 200 chilogrammi di hashish verso il nord Italia, forse per tornare a Milano, la sua città di residenza, quando è stato bloccato da una pattuglia della polizia stradale all’area di servizio Torre Cerrano est dell’autostrada A14, nella zona di Città Sant’Angelo. È successo nel pomeriggio di venerdì. Con molta probabilità, quando si parla di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti, quei percorsi vengono monitorati dalle forze dell’ordine che, con un grosso lavoro di intelligence alle spalle e grazie a indagini mirate, hanno spesso la certezza di trovare il “bottino” in quelle vetture individuate per il trasporto. Il corriere finito in arresto è un calabrese di 57 anni, residente a Milano dove, con ogni probabilità, quella ingente quantità di droga era destinata. Al momento in cui è stato fermato dalla Stradale, l’arrestato si trovava da solo all’interno della sua autovettura. Agli agenti è bastato poco per individuare il grosso carico di droga, che difficilmente poteva essere nascosto all’interno dell’auto. La polizia ha trovato infatti 200 panetti custoditi all’interno di cinque scatole di cartone, oltre a tre borsoni e una busta, trovati nel vano carico e sotto il sedile posteriore del mezzo.
«Appare evidente», scrive il gip Antonella Di Carlo che ieri mattina ha proceduto alla convalida del fermo operato dalla polizia stradale, «la destinazione alla commercializzazione della droga per il quantitativo considerevole e per le modalità di nascondimento e di confezionamento in panetti destinati alla distribuzione intermedia». I legali di fiducia dell’arrestato, entrambi del foro di Milano, ieri non hanno potuto partecipare alla convalida, eseguita alla presenza dell’avvocatessa d’ufficio, Gianna Giannini, che aveva chiesto per il suo assistito la custodia cautelare ai domiciliari nell’abitazione milanese della moglie. Ma il giudice ha disposto invece per il carcere così come richiesto dalla procura. «È ravvisabile», aggiunge il gip per motivare la misura, «l’estremo della pericolosità sociale desumibile dalla estrema gravità del fatto e dalla personalità dell’indagato che, in chiara veste di corriere, di certo si è assicurato nel mercato dello spaccio un ruolo ben definito, dando prova nel tempo di affidabilità, soprattutto ai canali di approvvigionamento ai quali potrebbe ancora attingere». E quindi «l’unica misura in grado di recidere i collegamenti dell’indagato con il suo mercato della droga di riferimento, è la custodia cautelare in carcere». Un grosso quantitativo di hashish che, con ogni probabilità, doveva servire per rifornire la piazza della Milano bene che alterna il fumo alla cocaina.

da ilcentro.it


Un altro importante stop al transito della droga.  Viaggiava sulla autostrada A14  con 200 chili di droga, fermato e arrestato in un'area di servizio di Città Sant'Angelo. (ASAPS)

Mercoledì, 18 Maggio 2022
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