Lettere senza confini
dal cuore di 6 mamme
A cura di Gaia Simonetti

Siamo un gruppo di mamme, siamo sei e di tre città italiane diverse, e il nostro piccolo gesto, che sgorga dal cuore, si disegna come un messaggio per la pace. E’ dedicato a tutte le mamme del mondo, in particolare, a quelle dei Paesi in guerra, che vivono le atrocità di un conflitto. Parte da Firenze, raggiunge Mantova e Rieti, le città dove viviamo.
 
Siamo le mamme che hanno scritto lettere ai figli che hanno perso, che sono volati via- come diciamo noi- perché ogni giorno cogliamo segnali che ce li fanno percepire.
 
Abbiamo raccontato loro tutto quello che abbiamo costruito nel ricordo. Utilizzando, con fatica inimmaginabile, tempi verbali al futuro.
 
Non ci conoscevamo. Ci siamo trovate, forse per il disegno che la vita compie. Ci siamo sentite unite condividendo un dolore senza fine.
 
Abbiamo deciso di dedicare il nostro libro, “Lettere senza confini”, che raccoglie e custodisce i testi scritti ai nostri figli che sono scomparsi in incidenti stradali, nel terremoto di Amatrice, vittima di femminicidio e ad un bambino mai nato a tutte le mamme del mondo, in particolare, a quelle dei Paesi in guerra.
 
Tra di noi c’è anche Giovanna che porta nella vita di ogni giorno l’esempio, la generosità e la grandezza del dono. Ha donato gli organi del figlio e con questo gesto è stato possibile salvare più vite umane.
 
Erano la vita che fiorisce i nostri Ela, Mauro, Filippo, Michela e Lorenzo. Erano sorrisi, sole, colore, carezze, coraggio e tutto ciò che c’è di bello nell’esistenza.
 
“Lettere senza confini” si è intrecciato come un filo che non si spezza anche alla storia di Claudia e Massimiliano.

Il volume si è legato ad un progetto sociale che si è realizzato: con le vendite, infatti, è stato possibile consegnare borse di studio per studenti di Amatrice e Accumuli.
 
Massimiliano si è laureato non molto tempo fa. Ci ha rivolto un pensiero: "Grazie a voi e al libro che avete scritto. Il vostro cuore è nelle pagine e in gesti che ci hanno permesso di arrivare ad uno dei traguardi della vita."
 
Il nostro libro è pronto ad accogliere altre lettere di madri dei Paesi in guerra.  
 
Le nostre lettere hanno offerto un supporto ad altre madri e lo vorrebbero fare anche in questo tempo in salita. Sono parole che, in un periodo storico in cui  i contatti sono stati i grandi assenti,  si sono trasformate in un abbraccio. Forte, potente. Dato col cuore.
 
 
Gaia Simonetti, Laura Cozzi, Stefania Ciriello, Stefania Guarnieri, Paola Alberti e Giovanna Carboni

Sono le mamme che hanno scritto lettere ai figli che hanno perso, che sono volati via- come diciamo noi- perché ogni giorno cogliamo segnali che ce li fanno percepire.
Gaia Simonetti, Laura Cozzi, Stefania Ciriello, Stefania Guarnieri, Paola Alberti e Giovanna Carboni. Le loro lettere in un testo curato dalla giornalista Gaia Simonetti. (ASAPS)