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Notizie brevi 22/03/2004

Da "Emilianet" - Fotored, il Ministero dà ragione al comune L’occhio elettronico ai semafori può funzionare anche in assenza del vigile

Da "Emilianet"
Fotored, il Ministero dà ragione al comune
L’occhio elettronico ai semafori può funzionare anche in assenza del vigile
MODENA - I fotored istallati dal Comune di Modena rispondono alle caratteristiche indicate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il funzionamento in automatico, cioè senza la presenza del vigile. La conferma proviene dallo stesso Ministero con un pronunciamento datato 18 marzo 2004 (protocollo n. 1130), ricevuto via fax dal Comune nella serata di ieri.
Il modello di fotored F17A, in funzione a Modena dall’ottobre 2002, racchiude nel suo sistema di rilevamento tutte le quattro condizioni richieste nel decreto. L’apparecchio deve essere installato in modo fisso e non facilmente manomettibile; la foto deve garantire una panoramica in cui compaia anche la lanterna rossa; devono essere scattate in sequenza due foto a documentazione del movimento del mezzo; l’apparecchio deve essere impostato con un secondo di ritardo o riportare sulla foto il tempo scatto dal rosso.
In particolare, il pronunciamento del Ministero ribadisce, con voto n. 21/2004, che "il dispositivo denominato Photored F17A (quello installato a Modena, ndr) risulta coerente con le indicazioni indicate per cui lo si ritiene idoneo anche al funzionamento senza la presenza degli organi di Polizia". In altri termini, viene ribadita la regolarità del funzionamento dell’occhio elettronico ai semafori anche in assenza del vigile urbano.
"Il pronunciamento del Ministero conferma che il Comune di Modena ha agito con correttezza e nel pieno rispetto delle regole", commenta il sindaco Giuliano Barbolini. "Ora mi auguro che si possa serenamente affrontare il vero problema, quello della sicurezza stradale. Ho l’impressione che l’allarme sociale su questo tema sia ancora troppo basso. A Modena registriamo in media 30 morti e 2 mila feriti ogni anno. C’è chi sostiene che sono numeri in linea con la media nazionale perché in Italia si registrano ogni anno 8 mila morti e 300 mila feriti. Io dico invece che fotografano una realtà che non possiamo accettare. E’ compito delle istituzioni e dei cittadini fare di tutto per rendere le strade più sicure".
Lunedì, 22 Marzo 2004
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