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Notizie brevi 13/07/2004

da "Corriere della Sera " - Sicurezza e velocità sulle strade sul Corriere della Sera. Lettera di risposta dell’Asaps ad alcuni "tifosi" della velocità.

da "Corriere della Sera "

Sicurezza e velocità sulle strade sul Corriere della Sera.
Lettera di risposta dell’Asaps ad alcuni "tifosi" della velocità.

Ho resistito alla prima lettera dei giorni scorsi di un ammiratore della velocità che esaltava il fatto che in Germania si potesse viaggiare anche a 200 Km/h nelle autostrade e che non era certo la velocità la causa degli incidenti stradali. Intanto questo non è vero, la velocità è sempre la causa o concausa della gravità di un sinistro e l’aumento medio della velocità di un Km determina un aumento della sinistrosità del 2% , l’abbassamento della velocità media di 5 chilometri su tutte le strade determinerebbe un calo di diverse migliaia di vittime in Europa (Studi CNR e Commissione Ue).

A ciò si aggiunga che con l’aumento della velocità aumenta anche, in maniera esponenziale, la gravità di un impatto.

A parte che in Germania i tratti senza limite sono pochi, non si capisce come mai non si citi l’Inghilterra dove la velocità massima consentita è di 120 Km/h e in quel Paese, con l’adozione di serie misure, la sinistrosità negli ultimi anni è diminuita di circa il 50%.
Non ho resistito oggi leggendo la seconda lettera del sig.Origo che dopo aver esaltato ancora una volta la Germania (perché non ci dicono come guidano questi nostri concittadini quando varcano il confine con l’Austria, la Slovenia, la Svizzera?), accusa la Polizia Stradale di non sanzionare chi non viaggia a destra o non rispetta la distanza di sicurezza, mentre posiziona l’autovelox solo per far cassa. Intanto sfatiamo subito questo luogo comune: in autostrada l’autovelox viene posizionato prevalentemente per controllare il limite massimo di velocità (130, in realtà fino a 137 nessuna sanzione per il 5% di tolleranza).
Nell’ultimo anno la Polizia Stradale ha contestato 3.081.314 violazioni al CdS. Di queste 872.340 sono state contestate sulla rete autostradale. 134.040 le sanzioni per eccesso di velocità e 287.441 i fotogrammi impressionati. Oltre 450.000 quindi le altre infrazioni. Si deve sottolineare che la contestazione della mancata distanza di sicurezza e dell’uso della corsia centrale con la destra libera, sono sanzioni pericolose da accertare con la pattuglia in movimento . Fermare una macchina in autostrada in quelle situazioni può essere solo occasionale e la Stradale quando le condizioni lo permettono (e quando c’é), lo fa. Ma sta venendo in aiuto l’elettronica. Sono infatti in fase di posizionamento appositi sistemi di rilevazione a distanza che permetteranno di rilevare proprio questo tipo di sanzioni oltre al transito sulla corsia dei emergenza.

E poi, molti di questi veicoli che marciano nelle corsie sbagliate, quando vedono la pattuglia fare capolino dallo specchio retrovisore provvedono subito a tornare su quella giusta.

Si accusa la polizia di sistemare male i misuratori di velocità? Falso. Sul tratto appenninico della A1, per esempio, ci sono una trentina di postazioni fisse autovelox, sistemate tutte nelle curve più pericolose o all’uscita dalle gallerie più insidiose. In questo tratto, dove vige una limitazione di 110 orari, vengono rilevate auto e moto a 190 km/h ed oltre.
Quando vanno a sbattere, qui, si fanno tutti molto male; ma in questo tratto ci sono anche i sorpassometri, piazzati per contrastare il fenomeno dei sorpassi tra mezzi pesanti, anche loro professionisti della strada: ma questo ai fautori della velocità autostradale non interessa.
Non si dimentichi che una Mercedes, appena tre giorni fa, lanciata a velocità folle sulla Roma-Fiumicino ha disintegrato un furgone della manutenzione e falciato un operaio che stava lavorando all‚interno di un cantiere, uccidendolo.
Certo, l‚evoluzione tecnologica applicata all‚industria dell‚automobile consente di poter raggiungere velocità più elevate aumentando anche gli stessi standard di sicurezza: peccato però che tale progresso valga solo per gli occupanti (ma non sempre) e non per chi si trovi à casualmente e incolpevolmente à sulla strada di questi missili terra-terra.

Negli ultimi 10 anni sono morti 27 agenti della Stradale in servizio, ben 19 (70%) in autostrada, dove opera il 30% dell’organico. Per questi 19 caduti la causa è stata individuata quasi sempre in velocità non adeguate al tratto interessato, alla deviazione in atto, al fatto che mentre gli agenti rilevavano incidenti regolarmente presegnalati con cartellonistica e torce, alcuni "tifosi" della velocità sono loro piombati addosso a velocità elevata per non dire folle.
Solo gli operatori della Stradale, che lavorano in autostrada tutti i giorni fra questi pericoli, possono pesare il rischio velocità
.

Giordano Biserni
Presidente Asaps

Martedì, 13 Luglio 2004
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