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Notizie brevi 19/07/2004

da "Messaggero.it" - Incidente sull’A1, si scatenano le polemiche

da "Messaggero.it"

Incidente sull’A1, si scatenano le polemiche

Nel dolore, una buona notizia. Sono sei e non sette le vittime dell’incidente stradale avvenuto ieri sull’A1 vicino a Roma. Lo ha reso noto il comandante della Polstrada di Roma Stefano Bastreghi, al temine di una giornata di verifiche. Nel furgone, completamente distrutto dalle fiamme, dove i vigili del fuoco e gli agenti della polizia stradale pensavano che fosse rimasto carbonizzato un operaio non sono stati ritrovati resti umani, come era stato ipotizzato in base ad alcuni reperti trovati. I sei operai che a bordo del mezzo, tutti della provincia di Caserta provenienti dal nord, sono stati tutti rintracciati e all’appello non manca nessuno.

Il giorno dopo è quello delle polemiche. Il bilancio dell’incidente che ieri ha scatenato l’inferno sull’autostrada A1 nel tratto della bretella Fiano Romano - San Cesareo è aumentato questa mattina quando è morto l’uomo che aveva riportato bruciature su oltre l’ottanta per cento del corpo.

La polizia stradale del compartimento di Roma ha intanto inviato un’informativa preliminare al pm della procura di Tivoli Luca Ramacci, titolare dell’inchiesta sull’incidente. Nel rapporto inviato dal comandante della Polstrada di Roma, il primo dirigente Stefano Bastreghi, sono contenuti i rilievi dell’incidente. Sarà il magistrato, ha spiegato Bastreghi, a ipotizzare il tipo di reato. Non è escluso, a quanto si è appreso, che possa essere configurato l’omicidio plurimo colposo. "Stiamo ancora verificando di chi fosse la proprietà del terreno da dove sono scoppiate le fiamme".

Gli investigatori non hanno infatti dubbi: l’incendio scatenato dalle sterpaglie sotto il cavalcavia della bretella autostradale è stata la causa fondamentale e scatenante del tamponamento a catena. L’incidentio potrebbe essere stato causato anche da un mozzicone di sigaretta, lanciato da uno sconosciuto.

Ieri un sopralluogo era stato fatto anche dagli agenti della squadra mobile e della polizia scientifica della questura di Roma. Bastreghi ha spiegato che gli elementi raccolti dalla Polstrada e dalla questura saranno messi a confronto. Gli agenti della mobile non hanno trovato elementi che potrebbero far pensare al dolo.

Le polemiche hanno fatto da contorno al dolore dei familiari delle vittime. Il presidente dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, ha annunciato che si costituirà parte civile nei processi accanto ai familiari delle vittime e ha lanciato un duro attacco ai gestori della rete autostradale. In una nota, Mastrojeni sottolinea come la serie di incidenti dei giorni scorsi "riproponga in maniera allarmante e non procrastinabile il problema del controllo sulle strade, che appare, oltre che totalmente insufficiente in condizioni di accresciuto volume di traffico, anche non programmato in funzione della sicurezza dell’utente". Riferendosi all’incidente di ieri sulla A1, Mastrojeni aggiunge che "la nube di fumo che ha causato la catastrofe non richiedeva soltanto i vigili del fuoco per spegnerla, ma ancor prima imponeva la presenza di personale o di sistemi automatici che segnalassero in tempo agli automobilisti la situazione di pericolo".

Anche l’Asaps, l’associazione sostenitori della polizia stradale, è intervenuta sull’argomento facendo notare come il fatto che l’incidente sia avvenuto su un’autostrada a tre corsie, in rettilineo e in pieno sole e sia stato causato da un evento improvviso e imprevedibile, ma non raro, debba far riflettere prima di elevare il limite di velocità a 150 chilometri orari in alcuni tratti delle autostrade a tre corsie.

Chi respinge le critiche è la società Autostrade. Nella ricostruzione effettuata da Igino Lai, responsabile operativo rete traffico di Autostrade per l’Italia, si spiega che un furgone della società Autostrade per l’Italia è arrivato 3 minuti dopo la chiamata della Polstrada che segnalava un incendio vicino la sede stradale della A1. Il mezzo ha segnalato la scarsa visibilità a causa del fumo sulla corsia nord e lo stesso hanno fatto mezzi della Protezione civile e dei vigili del fuoco sulla corsia sud, dove è avvenuto lo scontro. Scontro che è dovuto principalmente alla "manovra irresponsabile" dell’autista del camion che trasportava bovini.
Lunedì, 19 Luglio 2004
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