In autostrada
ci sono giorni in cui il traffico è fluido, talvolta rado, soprattutto
sulle arterie che corrono verso il Sud nei giorni centrali della settimana.
E allora gli automobilisti corrono e i camionisti azzardano (tanto le
piazzole di controllo peso del carico/orario di lavoro non esistono).
Per questo ci sono i limiti di velocità che, nel nostro Paese,
sono molto più permissivi che nel resto d‚Europa. Non esiste,
in effetti, altro codice della strada che preveda una franchigia per
multa e punteggio come nel nostro. Detto questo, gli automobilisti che
si mettono in viaggio hanno diritto di conoscere sia il tipo di limitazione
della strada che percorrono, sia il modo in cui questa limitazione viene
fatta rispettare, sia le conseguenze sulla patente che possono arrivare
infrangendo le regole. E‚ possibile grazie alla tabella elaborata
dall’Asaps, il sodalizio degli agenti della polizia stradale.
"Le nostre autostrade - dice Giordano Biserni, presidente dell’Asaps
- costituiscono il 2% della rete stradale nazionale assorbendo, però,
il 25% del traffico. Dobbiamo perciò convivere con un modello
di velocità che non è quello che un guidatore si aspetta
dalla sua vettura bensì quello imposto dalla legge. E, in certi
casi, dal buon senso". Guardando la tabella dell’Asaps ci
si rende conto che la tolleranza sulla velocità accertata è
del 5%.
In altre parole, sul limite dei 130 in autostrada, quando si accerta
una velocità fino a 136 orari non si pagano sanzioni; fino a
147 orari (non oltre 10 più la tolleranza del 5%) si paga solo
un‚ammenda di 33,60 euro; fino a 178 chilometri all’ora, cioè
superando il limite fra 10 e 40 orari, la multa sale a 137,55 unita
a una detrazione di 2 punti; superando i 178 si pagano 343,35 euro di
ammenda, 10 punti di decurtazione e la patente viene sospesa per un
periodo da uno a tre mesi (se la violazione è commessa da un
guidatore con patente conseguita da meno di tre anni, il periodo di
sospensione è da tre a sei mesi). "Quando arriva la notifica
dell’infrazione velocistica - spiega ancora Biserni - sull’indicazione
della velocità è già stata tolta la tolleranza
del 5%".
E‚ chiaro che viaggiare a 178 orari è un‚imprudenza
sulle autostrade italiane. Tuttavia, il giorno di Natale o di Ferragosto,
quando il traffico è zero, si potrebbe. Ma per farlo occorre
avere la vettura a posto, soprattutto le gomme che da una recente indagine
della Polstrada lombarda sono risultate per il 10% irregolari, con spessore
di battistrada inferiore ai regolamentari 1,6 millimetri. Il brutto
è che anche con traffico non proprio fluido c‚è chi
marcia a velocità sostenute.
Ancor peggio le cose andrebbero se, nei tratti ritenuti idonei, le società
autostradali alzassero il limite a 150 chilometri orari. In questo caso
nessuna sanzione sino a 157 all’ora; solo multa di 33,60 euro fino
a 168; sino a 200 all’ora 137,55 euro di multa e 2 punti di detrazione;
oltre i 200 orari multa di 343,35 euro, detrazione di 10 punti e sospensione
da uno a tre mesi (doppia per i patentati entro tre anni).
Nessun Paese della Ue, per concludere, ha tratti limitati a 150 orari
e questo fa sorgere una domanda: le autostrade italiane sono le migliori,
le più sicure, gli automobilisti sono i migliori d‚Europa?
La risposta la si può trovare nei dati statistici degli incidenti.
Nestore
Morosini