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Notizie brevi 18/03/2020

Coronavirus, Viminale: "Denunciati quasi 8mila, il 13,5 % in più in due giorni"

Ieri in tutta Italia sono state 7.890 le persone segnalate perché non rispettavano i divieti. E intanto torna positivo il paziente 1 a Torino, di nuovo in quarantena.  Dall'Oms plauso all'Italia: "E' la piattaforma del know how in Europa" . La capitale continua ad attrezzarsi per l'eventuale picco e la Cina ci invia un'altra squadra di medici

Plauso dell'Oms alle misure prese in Italia con il virus, mentre aumentano i controlli e le persone denunciate perché trovate fuori casa senza motivo: quasi ottomila i denunciati, più 13,5 in due giorni. E desta preoccupazione il caso di Torino: torna infatti positivo il paziente 1 dichiarato guarito che quindi torna in isolamento

E intanto l'Organizzazione mondiale della sanità parla del nostro paese con commenti positivi: "L'Italia è uno dei Paesi più colpiti, ed è ora la piattaforma di know how in Europa. Quello che stiamo imparando in Italia servirà anche all'Europa e a tutto il mondo. Dobbiamo lavorare mano nella mano, imparando ogni giorno, in ogni settore". A dirlo Hans Kluge, direttore per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha aggiunto: "Ho incontrato nelle scorse settimane le autorità italiane e vorrei ribadire ancora una volta il mio apprezzamento al ministro della Salute Roberto Speranza per la trasparenza nel condividere i dati".

Dorit Nitzan, coordinatrice per le Emergenze sanitarie dell'Oms Europa, ha poi fatto notare che "l'Italia ha una popolazione con più anziani di altri Paesi, ad esempio la Corea del Sud ha più giovani e più donne. È un elemento che fa molta differenza e anche per questo dobbiamo sempre guardare alle situazioni singole, paese per paese".

E mentre arrivano i commenti positivi dell'Oms continua ad esserci gente che ignora le disposizioni per contenere il virus.
C'è stato infatti un nuovo e netto  aumento del numero delle persone controllate e denunciate per "inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità" durante i controlli sul rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus.

Nella sola giornata di ieri, secondo l'ultimo report diffuso dal Viminale, sono state 7.890, il 13,5% in più rispetto alle 6.951 del 15 marzo.

Sempre ieri, le persone complessivamente controllate in tutta Italia sono state 172.720, quelle denunciate per "falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale" o "false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri" 229.

Gli esercizi commerciali controllati nella giornata del 16 marzo sono stati 97.551, quindi ieri sono state fatte verifiche su 33.437 esercizi in più, mentre i titolari di esercizi commerciali denunciati ai sensi dell'articolo 650 del codice penale sono stati 217 (97 in più rispetto a domenica). Per 22 esercizi commerciali è stata disposta la sospensione. Dall'11 marzo, giorno di entrata in vigore del decreto, a ieri diventano così oltre 660mila i controlli eseguiti su tutto il territorio nazionale.
L'aumento delle denunce
Ieri sono state denunciate 770 persone in più rispetto a domenica 15 marzo. Erano 665.480 le persone controllate dall'11 al 15 marzo e i denunciati nel periodo 27.616. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, i controlli dall'11 al 15 marzo sono stati 317.951 ed hanno portato alla denuncia alle autorità di 1.102 esercenti commerciali.Anche nel caso degli esercizi commerciali, domenica ne erano stati controllati 64.114, ieri l'aumento è stato di  esercizi commerciali. Sono state, inoltre, denunciati 7.120 persone e 120 esercenti.

Per avre un'idea della crescita di controlli e denunce basta considerare che il 12 marzo, il giorno dopo l'entrata in vigore del decreto, erano state denunciate 2.162, e i controlli erano stati 106.659, mentre le verifiche negli esercizi commerciali 18.994, con 113 titolari di esercizi commerciali denunciati.
 
Roma avrà un nuovo centro Covid


Aprirà domani a Roma il "Covid 3 hospital", nel quartiere di Casalpalocco. Si aggiungono così alla rete degli ospedali dedicati al coronavirus 80 posti letto di cui 48 di terapia intensiva nel quadrante Roma Sud. In questo modo la capitale avrà, grazie anche al quarto hub che aprirà a Tor Vergata in seguito, un totale di 1.000 posti dedicati all'emergenza: i 550 dei quattro COVID HOSPITAL (covid 1-Spallanzani 257, covid-2 Columbus 133, covid-3  80 e covid-4 PTV  80) cui si aggiungono la rete delle malattie infettive e della pneumologia (400 posti). Con i posti nelle province arriviamo ad una rete complessiva di circa 1.500 posti a disposizione dell'emergenza in tutta la Regione Lazio.

Nel bollettino quotidiano, il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, ha intanto detto: "Nel Lazio abbiamo un aumento abbastanza contenuto dei casi, un incremento del 20%, grazie ai comportamenti virtuosi da parte dei cittadini".  "I pazienti COVID 19 positivi sono in totale 184. Di questi, 17 pazienti necessitano di supporto respiratorio", ha precisato.

Continua intanto la collaborazione Italia-Cina per. Pechino invierà una squadra di dodici medici specialisti in Italia per contrastare l'epidemia di coronavirus. Lo riporta l'emittente televisiva locale Zhejiang Tv. Si tratta del secondo team di esperti dalla Cina in arrivo nel nostro Paese dall'inizio dell'epidemia di Covid-19. Tra il personale medico che giungerà in Italia, ci saranno anche esperti di medicina tradizionale cinese. Ieri, nel corso di una telefonata con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente cinese, Xi Jinping, aveva promesso l'invio di una nuova squadra di medici cinesi in Italia per il contrasto all'epidemia.


Il virus e lo smog


Intanto continuano le ricerche sia per comprendere il modo in cui il virus si è diffuso più rapidamente in alcune zone, sia per mettere a punto cocktail di farmaci utili a curare la malattia.  Un team di ricercatori italiani ha messo in relazione lo smog con la diffusione più rapida del virus esaminando i dati pubblicati sui siti delle Arpa - le Agenzie regionali per la protezione ambientale - relativi a tutte le centraline di rilevamento attive sul territorio nazionale. Lo studio ha registrato il numero di episodi di superamento dei limiti di legge (50 microg/m3 di concentrazione media giornaliera) nelle province italiane.

Si è così evidenziata una relazione tra i superamenti dei limiti di legge delle concentrazioni di PM10 registrati nel periodo 10-29 febbraio e il numero di casi infetti da COVID-19 aggiornati al 3 marzo (considerando un ritardo temporale intermedio relativo al periodo 10-29 febbraio di 14 gg approssimativamente pari al tempo di incubazione del virus fino alla identificazione della infezione contratta).


Il bilancio della Protezione civile


"Cauto ottimismo". È lo stato d'animo espresso ieri dal commissario all'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, davanti ai dati sul numero dei contagiati. Dati che mettono in evidenza un calo rispetto ai giorni precedenti. La curva, di sicuro, non cresce. Ieri sono stati registrati 2.470 nuovi positivi, meno di domenica quando l'aumento su base giornaliera era stato di 2.853. Complessivamente sono 23.073 i malati di coronavirus in Italia. Il numero dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - è arrivato a 27.980.

Borrelli ha puntualizzato, a proposito dei nuovi positivi, che mancano alcuni dati anche se ha espresso un "cauto ottimismo". "È un numero al ribasso anche se non sono presenti i dati della Puglia e della provincia di Trento. Ma il trend è in calo, come anche in Lombardia. Registriamo questo dato". Le vittime in Italia ieri sono state 349 cioè 19 in meno rispetto a domenica. I morti sono complessivamente 2.158 mentre le persone guarite sono 2.749 cioè 414 in più di domenica, quando il dato giornaliero si era fermato a 369.

I pazienti in terapia intensiva sono 1.851 ovvero 179 in più rispetto a domenica. Di questi 823 sono in Lombardia. "Sono 47 i pazienti spostati dalla Lombarda in altre regioni con la centrale remota per le operazioni di assistenza sanitaria (Cross)", ha aggiunto il commissario sottolineando che i "pazienti ricoverati in terapia intensiva sono circa il 10% dei pazienti positivi". Sulle mascherine, Borrelli ha detto che "a breve si avvierà la produzione nazionale di mascherine, che è prevista anche nel decreto. Ricevo richieste di tantissime aziende che si propongono di produrle". E ancora: "Le risorse messe in campo dal governo sono sicuramente quelle necessarie, se ne serviranno altre saranno sicuramente messe a disposizione".



da repubblica.it


Se la gente continua a girare così proprio non ce la possiamo fare! (ASAPS)

Mercoledì, 18 Marzo 2020
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