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Notizie brevi , Editoriali 18/03/2019

Le celebrità che fanno pubblicità agli alcolici spingono i ragazzi a bere
( N.d.R: Personaggi come David Beckham che già guadagnano tanto hanno proprio bisogno di fare pubblicità agli alcolici?? Fateci caso sempre attori di successo, sempre belle donne. Mai che ti facciano vedere i risultati di una strage del sabato sera! Mai che ti facciano vedere le conseguenze dell’ubriaco di Marostica che massacra un bambino con il camioncino e dell’ubriaco che dieci giorni fa a Porto Recanati, con un contromano,   ha ucciso due genitori e ferito gravemente due bambini! Non ti fanno mai vedere neppure un padre che torna a casa ubriaco e picchia la moglie e i bambini. La forza delle leggi dell’economia che prevalgono su quelle della tutela della salute e della sicurezza. Poi le conseguenze le paghiamo tutti. Sulla strada ci siamo tutti. I costi sanitari li paghiamo tutti noi e non David Beckham. (ASAPS))

Uno studio scozzese sull'incidenza di questa forma di marketing sugli adolescenti ha lanciato l'allarme. Danesi, ungheresi, inglesi, scozzesi e gallesi i giovani che più spesso si ubriacano
Vedere celebrità come David Beckham o Ryan Reynolds che pubblicizzano gli alcolici spinge gli adolescenti britannici a bere fino a ubriacarsi. Questa la conclusione a cui sono arrivati i ricercatori dell'Institute for Social Marketing dell'Università di Stirling, in Scozia, dopo aver analizzato il comportamento di 3.399 ragazzi inglesi fra gli 11 e i 19 anni. Scopo dello studio, pubblicato sulla rivista online BMJ Open, era quello di stabilire se ci fosse un legame fra l'esposizione al marketing degli alcolici (mediante spot in tv o annunci sulle riviste con protagonisti personaggi famosi, ma anche via social media e internet) e il consumo degli stessi.

Il marketing

E quando è stato chiesto al campione esaminato di ricordare quante volte e con quale frequenza avesse visto «consigli per gli acquisti» legati all'alcol fatti dalle celebrità, circa il 38% degli adolescenti ha risposto di essere entrato in contatto con questo tipo di marketing almeno una volta alla settimana, l'11% da tre a quattro volte settimanali e il 5% quotidianamente. «I risultati che abbiamo raggiunto sottolineano come le strategie di marketing «a 360 gradi» abbiano creato diverse opportunità per i giovani di essere esposti, o direttamente coinvolti, nella vendita di alcolici - ha spiegato il dottor Nathan Critchlow, autore principale della ricerca, al Daily Mail - e l'analisi dei dati in nostro possesso ci ha permesso di evidenziare come questo fatto sia legato a un maggiore consumo di alcol non solo fra coloro che già bevono abitualmente, ma anche fra coloro che non hanno mai bevuto in vita loro».

La classifica

In base una classifica stilata dai ricercatori dell’Università di St. Andrews, In Europa, in cima alla classifica degli adolescenti che bevono alcolici tra le ragazze ci sono le quindicenni danesi, che hanno confessato di essersi ubriacate più di due volte nella loro vita (37,6%). Tra i ragazzi invece i primi sono gli ungheresi (41,2%). Ai primi posti ci sono anche Galles, Lituania, Croazia, Scozia, Inghilterra, Slovenia, Estonia, Repubblica Ceca. E L’Italia? Gli adolescenti si classificano 25° (il 18,5% si è ubriacato almeno due volte nella vita). Le ragazze poco più sotto, al 30° (13,5%).

 
di Simona Marchetti
da corriere.it
 
Lunedì, 18 Marzo 2019
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