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Notizie brevi 05/02/2019

Andrea, «adottato» dai vigili urbani
perché la mamma non lo vuole più

Carmagnola, il bimbo di otto anni abbandonato per strada. Ora è in comunità perché il padre non si trova, la madre ha un altro compagno e dice: «Portatelo dai nonni»

«Io ho due mamme, una buona e un’altra cattiva. Con quella cattiva non ci voglio più stare». Andrea (nome di fantasia, ndr), 8 anni, lo ha raccontato ai vigili che, qualche settimana fa, lo hanno soccorso su una provinciale alle porte di Carmagnola, in provincia di Torino. Camminava da solo al buio, sul ciglio della strada di campagna dove era stato abbandonato, rischiando di farsi investire a ogni passo. Parlava bene l’italiano, ma non sapeva scrivere il suo nome, perché Andrea, nato in provincia di Caserta da genitori bosniaci, non è mai andato a scuola. Il padre sembra essere irreperibile da tempo e la madre, rintracciata dagli agenti, non lo ha voluto riprendere con sé: «Se ne devono occupare i nonni paterni, noi qui non lo vogliamo».

La nuova vita

Adesso per il piccolo è cominciata una nuova vita. Grazie all’aiuto della Caritas, Andrea è stato collocato in una comunità protetta gestita dalle suore, a Torino, ed è tornato a sorridere. «Una storia da spezzare il cuore — ha commentato il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio —. Il bambino è diventato la mascotte di tutti e in particolare della polizia municipale. Adesso è iniziata una gara di solidarietà per procurargli abiti e beni di prima necessità. Lui sta bene, il suo percorso di crescita è sicuramente in salita, ma l’importante sarà dotarlo degli strumenti per affrontarlo». Il padre e la madre, entrambi 38enni, sono stati denunciati per abbandono di minore e la polizia locale ha avviato un’indagine per capire chi lo abbia portato a Carmagnola, senza poi preoccuparsi del suo destino. Della «prima» vita di Andrea, nato nel 2010 a Maddaloni, si sa ben poco. In base alle prime ricostruzioni pare abbia girato tutta l’Italia a bordo di una vecchia roulotte fino ad arrivare in un campo nomadi a Chieri, sulla collina torinese. Lì avrebbe vissuto per qualche anno come un «fantasma», senza mai frequentare la scuola, senza assistenza sanitaria, dimenticato da tutti. Il padre e la madre hanno deciso di interrompere la loro relazione, ma non si sono mai separati legalmente. Il padre è sparito assieme a un’altra donna e la madre ha portato Andrea con sé in un casolare a Carmagnola. Il nuovo compagno della donna non lo ha mai accettato e la scorsa estate la coppia si sarebbe rivolta a un contadino chiedendo di riportare il piccolo a Chieri, dalla nonna paterna, quella che lui chiama «la mamma buona».

L’affidamento

Come sia ritornato a Carmagnola non è stato ancora chiarito e lui non ne parla volentieri: « A casa se la prendevano sempre con me, non mi volevano più», ha confidato ai vigili. Che sono riusciti a farlo sorridere regalandogli un enorme maglione della polizia locale: «È bellissimo, sembra il costume di Batman», ha esclamato correndo con il suo nuovo «mantello». Andrea sarebbe rimasto per ore a giocare con il distributore automatico di bevande, a mangiare panettone e a bere cioccolata. Quando invece ha capito che gli agenti lo stavano riportando dalla madre sono rispuntate le lacrime: «Vi prego non riportatemi da lei». In accordo con la procura per i minori il piccolo è ospitato in un centro protetto, con altri quattro bambini: «Siamo andati a trovarlo e gli abbiamo portato giocattoli, quaderni e pennarelli — raccontano i volontari del centro di ascolto Caritas —. Ora finalmente è felice».

da corriere.it


La tristissima storia del bambino di 8 anni rifiutato dalla madre che vagava da solo per strada e intercettato dalla Polizia Locale di Carmagnola (TO)

Martedì, 05 Febbraio 2019
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