Nibbiano
Rifiuta l’alcoltest, per il giudice è un fatto lieve e viene assolto
Aveva provato a soffiare nell’etilometro per otto volte, ma non si riusciva ad avere il risultato. E’ stato così denunciato per rifiuto di sottoporsi all’etilometro. Il giudice però l’ha assolto per la particolare tenuità del fatto. E’ il risultato di un processo nei confronti di 43enne della Valtidone, fermato dai carabinieri nella zona di Nibbiano nel settembre del 2017. Il pm Monica Bubba aveva chiesto 8 mesi di arresto e 1.500 euro di ammenda. Il difensore, l’avvocato Matteo Dameli, invece ha chiesto l’assoluzione e il giudice Gianandrea Bussi ha accolto la sua richiesta. L’uomo venne fermato per un controllo. I militari lo sottoposero alla prova del precursore, che segnalò la presenza di alcol. Il 43enne venne invitato così a sottoporsi all’alcoltest e lui accettò. Purtroppo, non bastarono 8 prove per far uscire un risultato. Temendo che l’uomo potesse fare apposta a non far scattare la registrazione dei valori, i carabinieri lo denunciarono. In seguito, il 43enne si fece accompagnare dal fratello all’ospedale di Castelsangiovanni per un prelievo di sangue, ma i sanitari non glielo fecero perché non c’era la disposizione di un pubblico ufficiale e, quindi, l’esame sarebbe stato nullo. Dameli in aula ha sostenuto che il suo assistito non si è sottratto perché ha accettato ben 8 volte di fare l’alcoltest. Inoltre, l’avvocato ha citato una sentenza della Cassazione del 2017, a sezioni unite, che aveva assolto una persona in un caso simile ritenendo applicabile la tenuità del fatto anche di fronte al rifiuto di sottoporsi all’alcoltest.
Ma basta!! Basta con questa presa in giro! Ma sì basta con i controlli anti alcol! Mancano gli etilometri, e ora le archiviazioni per fatto di lieve entità si moltiplicano a dismisura, il contrasto all’alcol viene stoppato. Basta!! (ASAPS)