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Notizie brevi 08/10/2004

MESSAGGI EQUIVOCI SU ALCOL E GUIDA AL GRANDE FRATELLO. "Bere un cuba libre, essere su di giri e poi guidare la macchina si può se proprio non si barcolla". Salvataggio in corner nel finale

MESSAGGI EQUIVOCI SU ALCOL E GUIDA AL GRANDE FRATELLO.
"Bere un cuba libre, essere su di giri e poi guidare la macchina si può se proprio non si barcolla". Salvataggio in corner nel finale

Un equivoco? Forse, ma il messaggio che nei giorni scorsi è filtrato dal Grande Fratello non è stato tra i più edificanti, nonostante il tentativo "in corner" di salvare capra e cavoli. "Bere un cuba libre, essere su di giri e poi guidare la macchina si può se proprio non si barcolla". E’ la sintesi di un acceso dibattito che ha visto protagonisti Cinzia e Aldo, due degli abitanti della casa, dal parere opposto. Se il ragazzo, che ha vissuto a lungo in Australia, ha sostenuto che guidare con l’alcol in corpo deve essere vietato perché da criminali, la giovane modella ha fatto chiaramente capire che in Italia, nel mondo della moda, e in quello dei locali notturni, è "normale" guidare da alticci. Tanto da essere scandalizzata per l’integralismo di Aldo ("in che mondo vivi?") e da sostenere l’eccesso di severità della legge italiana. Una lite furibonda tra i due ha, poi, offuscato il vero motivo del contendere. Il messaggio, però, è "passato" nel modo peggiore. Se un’ospite della casa del Grande Fratello, seguita e probabilmente presa ad esempio dai telespettatori più giovani (alla costante ricerca di modelli da imitare) "giustifica" l’essere alticci, ecco che la cultura dello sballo è minimizzata nel modo peggiore. E allora a poco serve la prevenzione che la polizia fa nelle scuole, spesso gratuitamente. Così come diventano vani gli spot del Governo contro la guida in stato di ebbrezza. E gli articoli di noi giornalisti, che ogni lunedì ci troviamo a fare la conta dei giovani morti su strade e autostrade. L’episodio del Grande Fratello al quale milioni di italiani hanno assistito era, tuttavia, frutto di un accurato montaggio. Alla fine, Cinzia e Aldo hanno affermato, insieme, che "guidare ubriachi è da delinquenti". Che qualcuno degli autori lo abbia suggerito? Può darsi. Intanto, mi piacerebbe capire in quanti (ahimè temo in troppi) hanno appoggiato la teoria della Cinzia. Forse gli stessi che si mettono al volante ubriachi, convinti di essere soltanto un po’ alticci, senza rendersi conto che la percezione del pericolo e della velocità, proprio a causa dell’alcol, è inferiore. Se alla cultura dello sballo fosse data la giusta importanza, così come alla guida con alcol e droghe in circolo, avremmo da scrivere "pezzi" più belli e il divertimento tornerebbe a non fare paura.

Maria Teresa Zonca
Giornalista





Venerdì, 08 Ottobre 2004
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