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Notizie brevi 30/10/2018

Maltempo, Italia sferzata dal vento: sale il bilancio delle vittime, sono dieci in tutto il Paese

Esondazioni, piogge torrenziali e mareggiate: chiuso l'areoporto di Genova, allerta arancione a Venezia, distrutta la provinciale 227 che arriva a Portofino. Scuole chiuse in molte città. Migliaia gli interventi dei vigili del fuoco.

Sale a dieci il numero delle vittime per l'ondata di maltempo che ha investito l'Italia. Dopo i sette morti di lunedì 29 ottobre (uno in provincia di Frosinone, uno a Terracina in provincia di Latina, uno a Napoli, uno ad Albisola nel Savonese, uno a Feltre nel Bellunese e uno a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano), i soccorritori hanno recuperato altri tre corpi. Sono quello di una donna morta a Dimaro, in Val di Sole, dove è esondato il torrente Meladrio, quello di un velista che era disperso nel mare davanti a Catanzaro e quello di un 63enne di San Giovanni in Marignano (Rimini) morto ieri pomeriggio in mare per un incidente durante un'uscita in kitesurf. Secondo quanto ricostruito, era in mare a Cattolica e a causa delle fortissime raffiche di vento, è stato scagliato sulla scogliera.

E' ancora emergenza in molte regioni italiane: venti oltre i cento chilometri orari e mareggiate con onde anche di sette metri che stanno sferzando le coste. In oltre 48 ore sono più di 7mila gli interventi di soccorso effettuati dai 5.800 vigili del fuoco sul territorio nazionale per allagamenti, smottamenti e rimozione di alberi caduti, soprattutto in Liguria, Toscana, Lazio, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, dove alcuni paesi tra cui Santa Caterina in Valfurva risultano isolati, e Piemonte. Per il maltempo scuole chiuse in molte città d'Italia.

LIGURIA

 

Particolarmente critica è la situazione in Liguria, dove oltre 20 mila persone sono senza energia elettrica. Portofino è isolata in seguito alla mareggiata che colpito tutto il golfo del Tigullio e ha pesantemente danneggiato la strada provinciale, mentre a Genova l'aeroporto è stato chiuso dopo che il mare in tempesta ha portato detriti sulla pista, rendendola impraticabile. Tutti i voli sono stati cancellati e lo scalo resterà chiuso fino alle 14 per consentire le verifiche tecniche e gli interventi sugli impianti. Nel capoluogo ligure, anche se è cessata l'allerta rossa, restano chiuse anche le scuole a causa dei danni provocati in città dalle piogge e dalle bufere di vento di ieri.

Sempre in Liguria, grossi danni anche al porto di Rapallo, dove ha ceduto parte della diga: 19 persone che erano rimaste bloccate sui muraglioni - alcune delle quali in ipotermia - sono state salvate dopo ore dai vigili del fuoco mentre decine di super yacht, tra cui quello della famiglia Berlusconi, hanno rotto gli ormeggi e spinti dal mare e dal vento si sono schiantati contro la costa. Al terminal auto di Savona, invece, diverse Maserati pronte per l'esportazione sono andate distrutte a causa di un incendio provocato da un corto circuito dovuto all'allagamento del capannone.

La strada provinciale 227 per Portofino non esiste più. Il Borgo più famoso al mondo, in questo momento, è isolato ed è raggiungibile solo via mare ovviamente, qualora le condizioni lo permettano. La violenza delle onde si è abbattuta con incredibile forza sulla panoramica che collega Santa Margherita Ligure con Portofino. Il sindaco Matteo Viacava, impegnato durante tutta la notte (insieme a tanti portofinesi) sul campo in prima persona per gestire l'emergenza è senza parole: "Non si è mai vista una cosa simile. Il mare è stato una furia, qualcosa di incredibile".

La mareggiata della scorsa notte ha provocato l'allagamento del terminal auto al porto di Savona. L'acqua ha innescato un corto circuito in due capannoni che ha fatto esplodere le batterie di alcune auto. Ne è scaturito un incendio che è ancora in corso. Le fiamme hanno distrutto soprattutto Maserati, alcune centinaia, destinate al mercato del Medio Oriente e lì stoccate per l'esportazione.


TRENTINO - ALTO ADIGE

Sono circa 170 le persone, tra turisti e personale degli alberghi, bloccate da sabato al passo dello Stelvio a seguito della straordinaria nevicata che ha raggiunto un'altezza di quasi un metro e mezzo. I turisti sono bloccati all'interno degli alberghi del passo situato a 2.757 metri di altitudine. Lo Stelvio non è raggiungibile da nessuno dei tre versanti, altoatesino (dalla Val Venosta), versante svizzero (Santa Maria) e valtellinese (Bormio). E' prevista una riunione operativa su come procedere.

La Val Pusteria è la zona più colpita dal maltempo in Alto Adige. In particolare a San Candido e a Sesto, dove il Rio Sesto e la Drava sono usciti dagli argini.
Nel comune di San Candido, tramite il sistema per l'informazione della popolazione (Bis), le persone sono state invitate a recarsi ai piani alti portando con sé valori, alimentari, apparecchiature elettriche e vestiti. Una bambina è stata colpita e ferita da un sasso mentre viaggiava in auto a Silandro, in Val Venosta. L'incidente è avvenuto verso mezzanotte. La bimba è stata trasportata in ospedale e non è in pericolo di vita. A Rio Molino in valle Aurina, sempre nella notte, un uomo è stato colpito e ferito da un ramo di un albero caduto in paese. L'uomo è stato trasportato con ferite medie all'ospedale di Brunico.  

I dati fotografano la giornata vissuta ieri dagli uomini della Protezione civile del Trentino: il centralino unico d'emergenza è stato contattato da oltre 2.500 chiamate, quello del Vigili del fuoco ha superato in serata oltre 1.000 richieste, mentre gli interventi dei pompieri sull'intero territorio superano quota 3 mila con oltre 1800 uomini impegnati.La Valsugana è stata interessata nel corso della giornata di ieri da trombe d'aria che nella zona di Novaledo ha scoperchiato nove abitazioni. La ferrovia della Valsugana è interrotta tra Grigno e Primolano per caduta alberi e l'esondazione del fiume Brenta. E una donna è rimasta intrappolata nella sua abitazione, sommersa da una colata di fango e sassi nella zona di Campeggio di Dimaro.

CAMPANIA

Peggiorate le condizioni meteo a Napoli. Il forte vento con raffiche di eccezionale intensità ha provocato in diversi quartieri cadute di rami e sradicamenti di alberi con drammatiche conseguenze. Numerosi tratti di strada sono chiusi o interdetti per il pericolo di crollo di cornicioni, per la caduta al suolo di lamiere e tettoie. Anche gli edifici scolastici sono stati interessati dal forte vento con diversi casi di segnalato danneggiamento delle guaine di copertura, degli infissi e delle essenze arboree presenti nelle aree libere, contigue e/o di pertinenza. E' quanto riferisce il Comune di Napoli che oggi ha pertanto ordinato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado compresi gli asili nido.

 

VENETO

In mattinata, secondo l'unità di crisi istituita presso la protezione civile regionale del Veneto, è previsto il colmo di piena nei fiumi Adige e Piave. Per quanto riguarda in particolare l'Adige, i modelli previsionali parlano di una portata di 1.900 metri cubi al secondo, quasi prossima ai massimi storici. La Prefettura di Verona è stata informata dalla protezione civile regionale che per motivi di sicurezza occorre monitorare attentamente il fenomeno. La cittadinanza delle zone interessate viene invitata a evitare di porsi in condizioni di rischio, ponendosi in condizioni di massima sicurezza ed evitando accuratamente le zone che si riconoscano come esondabili.

da repubblica.it

Martedì, 30 Ottobre 2018
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