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Come
può una cittadina di 15mila abitanti diventare un esempio
per la mobilità sostenibile ed essere visitata da decine
di delegazioni svizzere ed estere?
Il
caso di Burgdorf, vicino a Berna, città modello per pedoni
e ciclisti.
"l’esperienza di Burgdorf è una ‘success story’
sotto molti punti di vista", ci dice Aline Renard, capo progetto
Traffico e Ambiente della cittadina bernese, di passaggio a Lugano
per una conferenza.
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I
pedoni hanno sempre la precedenza
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Commercianti
e ambientalisti: una causa comune
Tutto comincia con l’inclusione di Burgdorf nel programma Energia 2000,
nei primi anni Novanta. Ma l’elemento cruciale è stato un altro.
"È stata decisiva l’assenza di una opposizione aprioristica
da parte di gruppi influenti: industriali, commercianti, apparato amministrativo",
spiega Aline Renard.
In effetti, anche a Burgdorf, come altrove in Svizzera, per molti anni
le associazioni ambientaliste e quelle dei commercianti si sono trovate
su fronti opposti. Ma alla fine tutti hanno accettato di sedersi attorno
a un tavolo e di elaborare un nuovo concetto innovativo di mobilità
sostenibile.
Nella prima fase del progetto (1995-2000) è stata realizzata
la cosiddetta "zona d’incontro", ossia un’area stradale
nel pieno centro-città dove le automobili sono ammesse ma devono
circolare a 20km/h. È stato pure modificato l’assetto stradale:
non ci sono più marciapiedi o strisce pedonali. I pedoni, infatti,
hanno sempre la precedenza.
All’inizio, l’Ufficio federale delle strade aveva negato a Burgdorf
il permesso per la costruzione della zona d’incontro. In seguito, tuttavia,
è stata trovata una soluzione modificando l’Ordinanza federale
sulla segnaletica stradale. La nuova disposizione legale è in
vigore dal 1° gennaio 2002.
Favorire la bicicletta
l’esperienza di Burgdorf interessa anche per altri progetti che vi sono
stati sviluppati. Burgdorf è stato così il primo Comune
svizzero a realizzare, nell’aprile 1997, una stazione di biciclette.
È stato inoltre messo in piedi un servizio di consegna a domicilio
con biciclette elettriche: la merce acquistata nei negozi che aderiscono
all’iniziativa viene consegnata al domicilio del cliente entro tre ore
dall’acquisto. All’inizio il servizio era gratuito, ora viene applicata
una tassa modica di 2 franchi. Si tratta anche di un progetto con valenza
sociale, poiché viene gestito da persone senza lavoro.
Quelle tracce invisibili
"Non tutto quello che Burgdorf ha fatto è visibile. Ci sono
degli impatti invisibili ma non per questo meno importanti", osserva
Aline Renard. La capo progetto evoca in particolare la creazione di
un clima favorevole ai compromessi e alle sperimentazioni: Burgdorf
osa infatti sperimentare progetti diversi, senza avere quale scopo primario
il successo. I progetti che funzionano vanno mantenuti, quelli che non
danno risultati positivi vengono abbandonati.
Costi modesti
I costi sono relativamente modesti. La prima fase del progetto è
costata 1,5 milioni di franchi. Una parte dei costi era sostenuta dal
programma SvizzeraEnergia, il resto dalla Città di Burgdorf e
dalle associazioni, in particolare dall’Associazione Traffico e Ambiente.
Per la seconda fase del programma (a partire dal 2002) Burgdorf si è
posta come obiettivo un’ulteriore promozione della mobilità
dolce e il miglioramento della "cultura della mobilità".
Uno stimolo anche per il Ticino
Ispirati dall’esperienza di Burgdorf, molte città svizzere di
varie dimensioni hanno cominciato a sviluppare le zone d’incontro: Sion,
Monthey o la stessa Berna. Anche in Ticino l’esperienza di Burgdorf
comincia ad interessare.
In particolare, due comuni ticinesi stanno sviluppando le zone d’incontro
sul modello di Burgdorf: Chiasso e Giubiasco. In entrambe le località
il progetto si trova già in fase avanzata. "Chiasso conosce
molti problemi di traffico. Con la creazione della zona d’incontro vogliamo
rendere la nostra città più vivibile per tutti",
ci dice il municipale di Chiasso e capo Dicastero pianificazione Mauro
Mapelli.
Fonte: swissinfo, Nenad Stojanovic, Lugano
Fatti
& Cifre |
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20 km/h è la velocità massima ammessa per i veicoli
all’interno della zona d’incontro. |
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1,5 milioni di franchi è il costo della prima fase del progetto
di Burgdorf. |
In
sintesi |
Burgdorf,
città modello per pedoni e ciclisti, suscita notevole interesse
in Svizzera e all’estero.
I progetti più conosciuti sono la zona d’incontro e
la consegna a domicilio di piccoli acquisti con bicicletta elettrica.
Anche in Ticino il modello di Burgdorf interessa: Chiasso e Giubiasco
stanno già realizzando le zone d’incontro. |
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