di Giordano Biserni
Prato, “Il respiro delle anime” è un giallo risolto dalla Polizia Stradale: protagonista il Sovrintendente Lorenzo Rindi, personaggio ispirato al nostro Lorenzo Borselli
Presentato a Prato, l’autore svela i retroscena del suo ultimo successo noir
(ASAPS) PRATO, 5 dicembre 2017 – Gigi Paoli ha dunque svelato il segreto: il Sovrintendente Capo Lorenzo Rindi, co-protagonista assieme al cronista de “Il Nuovo” Carlo Alberto Marchi del suo secondo noir “Il respiro delle anime”, edito da Giunti, è una figura ispirata al nostro Lorenzo Borselli, vero sovrintendente capo in servizio oggi alla Specialità di Prato. Il sospetto ci era venuto, ma è stato solo alla presentazione ufficiale della sua ultima fatica, lo scorso venerdì a Prato, che Paoli si è liberato. Al tavolo, insieme a Paoli e Borselli, c’erano anche Laura Canovai, pubblico ministero della città laniera, e Franca Selvatici, di La Repubblica: Gigi Paoli, per molti anni inviato del quotidiano La Nazione al Palazzo di Giustizia fiorentino - “Gotham City” per le sue caratteristiche architettoniche – ha spiegato come le vicende del suo alter ego Marchi siano ispirate a criteri di assoluta realtà: vero è il rapporto coi magistrati, vero quello con i poliziotti e i carabinieri, vero quello con la città, i suoi abitanti e i suoi misteri.
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La trama del libro prende spunto, oltre che dai personaggi, da vere indagini, in un magistrale e fantasioso intreccio che spinge il lettore a consumare, una dietro l’altra, le pagine del romanzo. Lorenzo Borselli, per una volta in divisa, è stato autorizzato dai vertici della Polizia a partecipare all’evento nella sua città e perfino a firmare qualche dedica sulle copie dei fans di Paoli: non sono passati inosservati, infatti, gli elogi della dottoressa Laura Canovai al lavoro della Squadra di cui Borselli fa parte, capace di portare a termine, come ha poi raccontato anche Franca Selvatici, una complicatissima inchiesta sul fenomeno del “caporalato” in Toscana, diretta proprio dalla Canovai e da un altro magistrato, Antonio Sangermano, oggi procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di minori di Firenze. Per questo, anche noi dell’ASAPS diciamo grazie a Gigi Paoli, per aver saputo portare in alto gli investigatori della Specialità, sempre al centro di indagini contro crimini di ogni genere, ma troppo spesso dimenticata. A quando una fiction? (ASAPS)
Gigi Paoli ha dunque svelato il segreto: il Sovrintendente Capo Lorenzo Rindi, co-protagonista assieme al cronista de “Il Nuovo” Carlo Alberto Marchi del suo secondo noir “Il respiro delle anime”, edito da Giunti, è una figura ispirata al nostro Lorenzo Borselli, vero sovrintendente capo in servizio oggi alla Specialità di Prato.
A quando una fiction? (ASAPS)