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Notizie brevi 27/11/2017

Ai 139 all'ora lungo la ex statale Cremonese: beccato, vince il ricorso

Il giudice di pace dà ragione all’automobilista imprudente. I legali di Globoconsumatori: «Segnaletica, modalità e misurazioni irregolari»

MARCARIA. Ha percorso la Cremonese, in pieno orario di punta, alle 8 di mattina, ai 139 chilometri all’ora. Il telelaser della polizia stradale lo ha fotografato. L’automobilista ha fatto ricorso: e lo ha vinto. A portare sul tavolo del giudice di pace di Mantova le opposizioni alla multa e, soprattutto, alla sospensione della patente, sono stati i legali della Globoconsumatori onlus. Esperti agguerriti, che nelle ultime settimane hanno vinto altri due ricorsi analoghi a Piacenza e a Alessandria.

L’automobilista, un 53enne di Enna, è stato “flashato” la mattina del 25 agosto, alle 8. Andava come un missile: 139 chilometri, decurtati, come prevede la legge, a 134. Sospensione della patente immediata: anche questo secondo la legge. Si rivolge alla Globoconsumatori per presentare ricorso. Senza patente non può lavorare e tenta il possibile.

I legali dell’associazione puntano il dito su una serie di “errori” presenti sia sul verbale, sia sulle modalità di rilevamento dell’eccesso di velocità. Il verbale, innanzitutto: sul documento redatto dalla polizia stradale non viene precisata la distanza tra la segnaletica verticale posta sulla strada e la postazione di controllo della velocità delle auto. Un dato che la direttiva Minniti del luglio 2017 ha reso obbligatorio.

Secondo punto. Per i controlli programmati da parte degli agenti ci deve essere la segnaletica a terra, un cartello ben visibile, anche se c’è la segnaletica fissa. In pratica è obbligatoria la doppia segnalazione. «Il cartello mobile che avvisa di un controllo di velocità deve essere chiaro ed identificare l’azione che ne consegue» si legge nel ricorso, che precisa che dovrebbe riportare anche le immagini delle forze dell’ordine. «Anche il veicolo che effettua la rilevazione deve essere distinguibile dalle altre auto, anche con i lampeggianti». I vecchi cartelli, secondo una circolare di Del Rio vanno smantellati. Sul verbale va indicata la data della revisione dell’apparecchio. I legali hanno presentato anche una serie di dubbi sulle modalità di rilevazione della velocità e contestano perfino la dimensione delle lettere della segnaletica

Cavilli? Niente affatto: perché il giudice di pace ha accolto il ricorso, con grande soddisfazione di Globoconsumatori che commenta: «Le norme del codice della strada vanno rispettate, ma questo non solo dagli utenti della strada, anche dalle pubbliche amministrazioni che. che in molti casi, mascherandosi dietro la sicurezza stradale, utilizzano gli strumenti di rilevazione unicamente per “far cassa”, alle spalle proprio degli utenti.

 

Rossella Canadè
da gazzettadimantova.gelocal.it


NO, LA VELOCITA’ NON DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE CONTROLLATA!! SMETTETELA!!  (ASAPS)
SE UNA VELOCITA’ DI 139 KM/H ALLE 8 DI MATTINA  SU UNA STATALE VIENE ANNULLATA DAL GIUDICE DI PACE CON LE MOTIVAZIONI ADDOTTE NEL RICORSO E’ MEGLIO CHIUDERE BOTTEGA.
QUESTO SAREBBE CERCARE DI FARE CASSA?? SE LA PREFETTURA NON RICORRE OGNI PARTITA SARA’ PERSA.
Stiamo facendo ridere. Provate ad andare a 139 km/h su una statale nelle  confinanti Svizzera, Austria, o Slovenia poi ci raccontate!
 
«Il cartello mobile che avvisa di un controllo di velocità deve essere chiaro ed identificare l’azione che ne consegue» si legge nel ricorso, che precisa che dovrebbe riportare anche le immagini delle forze dell’ordine. «Anche il veicolo che effettua la rilevazione deve essere distinguibile dalle altre auto, anche con i lampeggianti»
(A questo punto proponiamo che ogni misuratore di velocità sia preannunciato dalla Banda della Polizia. ASAPS)

Lunedì, 27 Novembre 2017
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