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Notizie brevi 09/11/2017

Polizia, la mappa della senilità nelle questure

In troppe città l’età media dei poliziotti sfiora i 50 anni. In arrivo 7000 nuovi agenti

La «senilizzazione» dei poliziotti, denuncia da tempo il capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli, è un tema spesso sottovalutato. «C’è stata una stagione in cui si è pensato che i poliziotti erano troppi...». Ci si è messa poi la Fornero. Ed ecco i frutti amari di quella stagione, che ha portato al turn-over bloccato, a molti in pensione e pochi in accademia. Nel frattempo l’età media degli agenti è schizzata alle stelle. Basta scorrere le tabelle sull’età media. A Pordenone, Udine e Rieti il record: gli agenti in servizio hanno in media 50 anni. Ma a Vicenza, Viterbo, Salerno, Teramo, Terni, Grosseto, Lecce, Matera, Cosenza e Chieti, l’asticella della media si ferma a 49 anni. Troppi. Se quella è la media, significa che a fronte di poche forze fresche ci sono molti ultracinquantenni in divisa. E quindi, sempre per dirla con le parole di Gabrielli, qualche tempo fa in Parlamento: «Mandiamo sulle Volanti anche persone di 54-55 anni, che hanno velocità di reazione diverse rispetto ai giovani».  

Ecco dunque il tema. Ha senso, per ottenere risparmi sulla spesa pensionistica, rinunciare all’efficienza? L’Italia alle prese con emergenze continue, dal terrorismo all’ordine pubblico, dalla criminalità organizzata ai reati predatori, può permettersi di reagire con un apparato di polizia dai capelli bianchi? Uomini a cui si chiede di tirare la carretta sempre e comunque, e che fanno testardamente il loro dovere.  

Ci sono poi realtà dove l’età media dei poliziotti è nettamente più bassa. A Milano, 35 anni. A Torino, 37 anni. A Brescia, Biella, Lodi, Nuoro, Reggio Calabria, 38 anni. La spiegazione è presto detta: le città con gli agenti più anziani sono quelle dove si arriva a fine carriera, quelle del sospirato riavvicinamento a casa. All’opposto le sedi con gli agenti più giovani sono quelle dove gli «stanziali» sono di meno, dove c’è più movimento, con tanti che chiedono il trasferimento e altrettanti di prima nomina.  

Su questo meccanismo troppo rigido, Gabrielli ora vuole agire. Il Dipartimento della Ps intende contemperare le esigenze. Si cercherà di trovare un equilibrio tra la spinta di chi chiede il trasferimento e l’esigenza di un servizio più giovane. Calcolando che arriveranno 7000 nuove assunzioni nei prossimi tre anni per coprire i buchi di organico, non è più immaginabile che i giovani debbano andare in massa nelle città del Nord perché nei piccoli centri del Sud i vuoti di organico sono già destinati agli anziani.  

«Da sempre -dice Daniele Tissone, segretario nazionale del Silp-Cgil - denunciamo l’elevata età media in polizia e nelle forze dell’ordine, frutto del blocco del turn-over e dei pensionamenti. Le nuove assunzioni, fortemente richieste e volute dal Silp-Cgil, costituiscono una boccata di ossigeno necessaria, anche se ci vorrà tempo per ripianare una situazione nata 10 anni fa col blocco dei concorsi da parte dei governi Berlusconi e Monti». 

di Francesco Grignetti
da lastampa.it

PANTERE GRIGIE, SEMPRE PIU’ GRIGIE...  (PUR SE GENEROSE)!
A Pordenone, Udine e Rieti il record: gli agenti in servizio hanno in media 50 anni. Ma a Vicenza, Viterbo, Salerno, Teramo, Terni, Grosseto, Lecce, Matera, Cosenza e Chieti, l’asticella della media si ferma a 49 anni. Troppi. Se quella è la media, significa che a fronte di poche forze fresche ci sono molti ultracinquantenni in divisa. E quindi, sempre per dirla con le parole di Gabrielli, qualche tempo fa in Parlamento: «Mandiamo sulle Volanti anche persone di 54-55 anni, che hanno velocità di reazione diverse rispetto ai giovani».

Ecco dunque il tema. Ha senso, per ottenere risparmi sulla spesa pensionistica, rinunciare all’efficienza? L’Italia alle prese con emergenze continue, dal terrorismo all’ordine pubblico, dalla criminalità organizzata ai reati predatori, può permettersi di reagire con un apparato di polizia dai capelli bianchi? Uomini a cui si chiede di tirare la carretta sempre e comunque, e che fanno testardamente il loro dovere.

Giovedì, 09 Novembre 2017
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