Domenica 28 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 07/03/2017

Istat: italiani più vecchi e in calo, -86 mila. Culle più vuote

Natalità in calo costante. In tutto 60 milioni 579 mila

Italiani più vecchi e in calo e le culle restano sempre più vuote: è il quadro che emerge dal Rapporto dell'Istat sugli indicatori demografici. 

La popolazione italiana al 1° gennaio 2017 ammonta a 60 milioni 579 mila residenti, 86 mila unità in meno rispetto all'anno precedente (-1,4 per mille). La natalità si conferma in calo costante: il livello minimo delle nascite del 2015, pari a 486 mila, è superato da quello del 2016 con 474 mila.

I decessi sono 608 mila, dopo il picco del 2015 con 648 mila casi, un livello elevato, in linea con la tendenza all'aumento dovuta all'invecchiamento della popolazione. Il saldo naturale (nascite meno decessi) registra nel 2016 un valore negativo (-134 mila) che rappresenta il secondo maggior calo di sempre, superiore soltanto a quello del 2015 (-162 mila).

Continua inesorabile il processo di invecchiamento della popolazione in Italia

Al 1 gennaio 2017 l'età media dei residenti, dice l'Istat, è di 44,9 anni, due decimi in più rispetto al 2016 (corrispondenti a circa due mesi e mezzo) e due anni esatti in più rispetto al 2007. Gli individui di 65 anni e più superano i 13,5 milioni e rappresentano il 22,3% della popolazione totale (11,7 milioni nel 2007, pari al 20,1%). Ma sono soprattutto gli ultranovantenni a registrare un aumento sensibile: al 1 gennaio 2017 sono 727 mila, un numero superiore a quello dei residenti in una grande città come Palermo. Sebbene questo segmento della popolazione rappresenti oggi appena l'1,2% del totale, il suo peso nei confronti della popolazione complessiva è andato aumentando nel tempo: 15 anni fa ammontavano a 402 mila e costituivano solo lo 0,7% del totale. Gli ultracentenari sono invece oltre 17 mila, in calo rispetto ai quasi 19mila del 2015. Una diminuzione che si deve, secondo l'Istat, a due fattori specifici: la forte mortalità del 2015 che ha abbassato il numero di circa 300 unità, cui segue nel 2016 l'ingresso tra i centenari dei nati nel 1916, una fascia di età con un più basso numero di superstiti rispetto a quelle che l'hanno preceduta. Gli ultracentenari, comunque, sono complessivamente molto aumentati negli ultimi 15 anni: oggi sono più che triplicati rispetto al 2002.

da ansa.it


SCUSI SIGNOR GOVERNO LO SFOGO DI UN NONNO
 
Un dato veramente preoccupante questo inarrestabile calo demografico. Ma signor Governo che politiche state attivando per sostenere la famiglia? Facciamo solo un esempio per rimanere nel campo della sicurezza stradale.
Mia figlia mi ha regalato tre nipotini e fra genitori lavoratori e nonni ancora fortunatamente in vita (uno sono io) abbiamo un circuito di 11 seggiolini per bambini  (3+3+3+2) per le varie macchine con le quali li trasportiamo a scuola, in palestra ecc. Ebbene i seggiolini nel complesso costano più del valore attuale dell’utilitaria di mia figlia. Ma la cosa sorprendente è che su quei seggiolini, indispensabili per la sicurezza dei bambini, paghiamo tutti l’Iva al 22%. Poi se andiamo a comprare le figurine per l’album (vanno forte quelle degli animali e varie) l’Iva è al 4%. Qualcosa non funziona.
Scusi signor Governo lo sfogo di un nonno che si occupa anche di sicurezza stradale da qualche decennio. No così non va...
 
Nonno Giordano Biserni
(ASAPS)

Martedì, 07 Marzo 2017
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK