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Notizie brevi 09/01/2017

Odissea da Londra a Bari: in 100 bloccati per 14 ore sull’autostrada in mezzo alla neve

Prima il volo dirottato su Lamezia Terme, quindi il viaggio senza catene nella notte, infine il pullman bloccato per il ghiaccio. Il racconto postato su facebook da uno dei passeggeri
Le immagini postate su Facebook da Valerio Conte

Valerio Conte nel suo primo video era quasi divertito. Mostrava la folle situazione, tra urla e proteste, che si era venuta a creare a Lamezia Terme dove due gruppi di persone, uno proveniente da Bologna e l’altro - il suo - da Londra, si contendevano l’unico autobus messo a disposizione da RyanAir dopo che i due voli erano stati dirottati sullo scalo calabrese perché Bari era inagibile. Non poteva sapere, Valerio Conte, che quello sarebbe stato solo il primo video della sua lunga notte nell’Italia dei disagi e dei servizi che non funzionano. Notte che si concluderà con video sempre più infuriati mano a mano che la situazione peggiora e nessuno riesce ad ottenere risposte. Quattordici ore abbandonati su una lastra di ghiaccio in autostrada, senza generi di conforto e senza null’altro che la propria indignazione.

Tutto ha inizio la sera precedente. Il volo Londra-Bari che doveva atterrare nel capoluogo pugliese, finisce a Lamezia Terme per le condizioni meteo. Sono le 20.45 quando l’aereo atterra. Alle 22 e 30 Valerio Conte inizia la sua radiocronaca: ci sono due gruppi di persone che protestano. RyanAir ha mandato un solo autobus per portare i passeggeri a Bari. Ma sul posto c’è già un gruppo proveniente da Bologna che aspetta da 3 ore e mezza. Tra chi protesta per le precedenze e chi vuole far salire a bordo solo famiglie con bambini, viene chiamata la polizia. Alla fine arriva un secondo autobus, nuovo assalto. 

I video successivi postati su Facebook mostrano un autobus che procede a passo d’uomo lungo la strada ghiacciata. Il mezzo non monta catene e nella notte tra Calabria e Puglia si procede molto a rilento. Alle 4.30 del mattino i cento passeggeri sono fermi sulla 106 Ionica, tra Ginosa e Palagiano, dopo aver dormito al casello di Taranto. Ci sono dieci centimetri di neve sul manto stradale, le temperature sono sotto lo zero. Non si vede all’orizzonte un mezzo spargisale, uno spazzaneve. La strada è bloccata da una lunga colonna di Tir fermi che non può procedere. «Abbiamo visto passare anche un’ambulanza a passo d’uomo, è una vergogna» si lamenta Valerio Conte rivolgendosi nel video direttamente al governatore della Puglia, Michele Emiliano. 

Ore 7. L’autobus è fermo all’imbocco dell’autostrada. Il cantore dell’odissea dice di aver chiamato il 113, che gli avrebbe risposto che non ha mezzi. Contattata la Protezione civile, che non ha chiamato nessuno. I carabinieri, «che quasi si sono arrabbiati», lo stesso Emiliano che ha richiamato alle 6.48 promettendo pullmini, generi di conforto, qualcosa, ma non si vedrà nessuno prima delle 9. «Sono passati i carabinieri e la Forestale - riporta Valerio Conte - ci hanno chiesto se avevamo bisogno di qualcosa e abbiamo chiesto del the caldo, del cibo, ma nessuno si è fatto vedere». Sull’autobus fermo dopo una slittata di cinque metri, viaggiano anche un bambino con la febbre, una signora che ha preso l’aereo da Londra per venire a Bari a festeggiare il compleanno della nonna, un gruppo di ragazzi che vivono in Inghilterra e che hanno deciso di passare le loro vacanze a casa, un pilota RyanAir che in teoria dovrebbe condurre il prossimo volo in partenza da Bari alle 15 (ma con una notte passata senza chiudere occhio, fa notare Conte). 

«Siamo abbandonati da 12 ore sull’autostrada e nessuno si fotte di noi» è l’urlo disperato che Valerio Conte lancia da Facebook. I post si fanno sempre più arrabbiati nei confronti di un’Italia che non è in grado di offrire servizi minimi, i politici sono i bersagli prediletti («Da una settimana si sapeva che doveva arrivare la neve!»), ma anche chi dovrebbe intervenire e invece è «rimasto a letto a farsi le loro belle ore di sonno». In pratica si aspetta il sole, mentre beffardo a cento metri di distanza uno spazzaneve sta operando sulla Statale 100. Verso le 9.30 c’è chi si arrangia: un gruppo di ragazzi s’incammina, valige alla mano, per arrivare a piedi in un punto accessibile dove verrà a prenderli il papà di uno di loro. Verso le 10 arriva lo spazzaneve. Finalmente l’autobus può ripartire. E Valerio Conte chiude la sua odissea: «Quattordici ore bloccati al gelo per un lavoro dello spazzaneve di un quarto d’ora non fatto».

da lastampa.it

 


Sì succede anche questo! Pullman (senza catene) bloccati, strade innevate e spartineve inesistenti, soccorsi annunciati e mai arrivati. Eppure la neve a gennaio non dovrebbe sorprendere, neanche in Puglia. Eppure! (ASAPS)

Lunedì, 09 Gennaio 2017
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