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Notizie brevi 25/11/2016

La Stradale ritrova l’auto rubata alla figlia di Ramazzotti e scopre un giro di veicoli contraffatti

L'indagine della polizia stradale di Piacenza ha portato alla denuncia di 15 persone per truffa, ricettazione e riciclaggio. Coinvolti anche un autosalone di Milano e un'agenzia di pratiche auto

La polizia stradale di Piacenza ha scoperto un vasto giro di auto rubate e reimmatricolate che poi venivano rivendute ai clienti, alcuni ignari altri no circa la provenienza illecita dei veicoli. Si tratta di mini car - auto che possono essere guidate anche dai minorenni - prodotte da un’azienda francese. Una di queste - quella da cui è partita tutta l’indagine - era stata rubata nel gennaio del 2013 ad Aurora Ramzzotti, la figlia del celebre cantante romano a cui era intestata la vettura, che l’aveva lasciata posteggiata davanti a scuola, a Milano, durante le ore di lezione.

Sono 15 in tutto le persone che gli agenti della polizia stradale di Piacenza hanno denunciato per vari reati: riciclaggio, ricettazione, truffa, uso di atti falsi, distruzione di atti veri. Tra loro anche i due titolari di un autosalone di Milano, denunciati per concorso in ricettazione e truffa.

«Si tratta di un meccanismo complesso - commenta i dirigente della Polstrada di Piacenza Ettore Guidone - che vedeva all’opera prima i ladri che rubavano le auto, poi chi provvedeva a modificarne il numero di telaio e i documenti, e chi infine le reimmatricolava alla motorizzazione e le commercializzava nuovamente».

Tutto è iniziato nel maggio del 2014 quando gli agenti della sezione di Pg della stradale di Piacenza, a seguito di presentazione di esposto-denuncia di anomalie riscontrate nell’immatricolazione di un veicolo sporta dall’amministratore di una società di importazione di autoveicoli e quadricicli leggeri di Piacenza, hanno iniziato le indagini, coordinate successivamente dalla Procura della Repubblica di Milano.
Nel corso dell’indagine, denominata “Aurora”, i poliziotti hanno scoperto che un veicolo marca Microcar modello M8, prodotto dalla società francese, all’atto di essere immatricolato in Italia da parte di una Concessionaria di Ragusa, risultava già  censito, per numero di telaio, tra i veicoli circolanti.

Gli agenti di via Castello si sono quindi presentati alla motorizzazione di Milano scoprendo che la documentazione presentata per l’immatricolazione del veicolo circolante a Milano era falsa, e ottenendo dalla procura milanese un decreto di perquisizione e sequestro del veicolo e degli atti utilizzati per ottenere la messa in circolazione. A casa di una donna, residente nell’Hinterland milanese, la polizia ha sequestrato ben tre di queste auto.
La polizia, nelle settimane successive, ha poi analizzato circa 600 pratiche di immatricolazione, scoprendo 15 auto rubate nel Milanese che erano state “ripulite” e rivendute dopo una nuova immatricolazione.

«Per portare a termine tale attività  criminosa - dice la polizia stradale di Piacenza - gli autori si erano avvalsi di una agenzia automobilistica dell’hinterland di Milano che aveva curato le pratiche di immatricolazione utilizzando documenti falsi, nonché di una concessionaria di auto  sempre dell’hinterland di Milano, la quale, tramite i suoi canali di vendita, diretti presso la sua sede, e tramite portali del settore in internet, commercializzava tali veicoli carpendo la buona fede degli acquirenti».

Spiega ancora la polizia di Piacenza: «I veicoli di provenienza illecita su cui erano state compiute operazioni di riciclaggio, mediante cancellazione degli  originali numeri di telaio originali e ripunzonatura apocrifa di un nuovo numero di telaio, venivano immatricolati mediante presentazione di documentazione contraffatta. Il funzionario della motorizzazione di Milano che trattava la pratica, indotto in errore dalla documentazione apparentemente genuina presentata, immatricolava il veicolo e consegnava al richiedente la targa e il certificato di circolazione».

 

di Giampietro Bisaglia
da ilpiacenza.it


Un altro bel colpo.
Si tratta di mini car - auto che possono essere guidate anche dai minorenni. Una di queste - quella da cui è partita tutta l’indagine - era stata rubata nel gennaio del 2013 ad Aurora Ramazzotti, la figlia del celebre cantante romano a cui era intestata la vettura, che l’aveva lasciata posteggiata davanti a scuola, a Milano, durante le ore di lezione. (ASAPS)

Venerdì, 25 Novembre 2016
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