Lecco, 22 novembre 2016 – Fuga col botto finale l'altra sera in Superstrada dove i carabinieri di Lecco hanno inseguito e poi bloccato due albanesi che hanno forzato un posto di controllo. In manette sono finiti un Oraldo Doci di 21 anni e Adriano Bardhi di 22, tutti e due senza fissa dimora.

I due, insieme ad un terzo complice, viaggiavano a bordo di un'Alfa 156. Il conducente della sportiva quando ha visto i militari con la paletta rossa in pugno invece che rallentare e accostare ha premuto sul pedale dell'acceleratore pere scappare. I militari sono subito risaliti sulla loro gazzella e li hanno tallonati. Il “guardia e ladri” è durato per 25 chilometri. I fuggitivi le hanno provate tutte per seminare gli operatori del 112 e dileguarsi nel nulla, con manovre azzardate, sorpassi, tratti in contromano sul filo dei 200 chilometri orari.

I carabinieri hanno dovuto chiudere la Statale 36 per evitare che provocassero incidenti e ci andassero di mezzo ignari e incolpevoli automobilisti. Ad avere la peggio sono stati però proprio gli albanesi che ormai all'altezza di Dorio hanno terminato la corsa contro la parete all'uscita da una galleria. L'impatto è stato devastante, eppure i tre fuggiaschi sono ugualmente riusciti ad abbandonare la macchina semidistrutta e proseguire la corsa a piedi. Due sono stati comunque fermati nonostante abbiano aggredito i militari per assicurarsi una via di scampo, mentre il terzo è subito sparito.

E' stata recuperata anche una borsa con guanti in lattice, cappellini e tutto il necessario del perfetto scassinatore. Per questo sono stati arrestati con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di arnesi da scasso e atti ad offendere. Sono stati condannati a due anni di reclusione, ma si trovano già a piede libero, la pena è stata sospesa.